Il 13 gennaio ricorre un anno dal naufragio
Il Giglio si prepara a commemorarela tragedia. Un anno dopo, il 13 gennaio attesti sull'isola il ministro dell'Ambiente Clini e il capo della Protezione Civile, Gabrielli, commissario delegato per il
recupero e il trasferimento della nave il disastro, Gabrielli
recupero e il trasferimento della nave il disastro, Gabrielli
A un anno esatto dal tragico naufragio della Costa Concordia nelle acque del Giglio, la rimozione del relitto procede con preoccupanti ritardi tanto che la nave si trova ancora di fronte a Giglio Porto". Lo afferma Ermete Realacci, responsabile green economy del Pd. "Per fare presto e bene e rimuovere finalmente la nave Concordia che mette a rischio l'ecosistema dell'Arcipelago Toscano e deturpa il panorama del Giglio - scrive Realacci - è necessario mantenere lo stato di emergenza sulla vicenda e prorogare la nomina di Gabrielli come commissario delegato per il recupero e il trasferimento della nave. Un fatto non scontato, visto che la riforma della Protezione Civile entrata in vigore in luglio non consentirebbe 'di regola' proroghe oltre i 60 giorni alla scadenza delle ordinanze".
GIGLIO CHIEDE PROROGA STATO EMERGENZA - Prorogare lo stato di emergenza per il naufragio della Costa Concordia in scadenza il prossimo 31 gennaio. Il sindaco del Giglio, Sergio Ortelli, lo ha già chiesto "informalmente" e domenica, nel primo anniversario della tragedia costata la vita a 32 persone due delle quali ancora disperse, lo chiederà ufficialmente ai rappresentanti del governo (é data per certa la presenza del ministro dell'Ambiente Corrado Clini), che arriveranno al Giglio per le manifestazioni programmate. "L'emergenza per noi non finirà fino a quando il relitto resterà davanti al porto - spiega Ortelli -: siamo ancora in emergenza". L'obiettivo, quindi, è quello di ottenere una proroga che consenta di coprire i tempi, che si sono notevolmente allungati, della rimozione del relitto secondo il progetto "ciclopico" della Titan-Micoperi.
ANSA
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