É Il primo caso di suicidio medicalmente assistito in Toscana dopo la legge approvata l'11 febbraio dal Consiglio regionale che regola temi e modalità di accesso al fine vita, redatta partendo dalla pdl 'Liberi subito' dell'associazione Coscioni, impugnata dal Governo il 9 maggio. Ma non sospesa e dunque in vigore almeno fino al pronunciamento della Consulta.
A rivelare la storia di Daniele è stata oggi la stessa associazione Luca Coscioni a cui il 64enne si era rivolto già nell'agosto 2023, tramite un amico. Daniele, spiega l'associazione, ha scelto il percorso previsto dalla "sentenza della Corte Costituzionale 242/2019, nota come 'Cappato-Dj Fabo', che ha fissato le quattro condizioni per il suicidio medicalmente assistito: essere capace di autodeterminarsi, avere una patologia irreversibile, avere sofferenze fisiche o psicologiche per la malattia ritenute intollerabili, dipendere da trattamenti di sostegno vitale".
Daniele era al quarto stadio della malattia e per "una grave disfagia, era costretto a vivere con la Peg in funzione per 21 ore al giorno". Il 64enne ha così "inviato la richiesta formale all'Asl Toscana Sud Est il 31 agosto. Dopo aver ricevuto, il 22 aprile scorso, l'esito positivo delle verifiche previste dalla sentenza" della Consulta, il 64enne "meno di un mese dopo, ha confermato la volontà di procedere a casa. Il tutto si è svolto nel pieno rispetto della procedura prevista dalla legge toscana", che fissa un termine massimo di 37 giorni da quando la persona fa richiesta a quando riceve una risposta, "e delle condizioni stabilite dalla Consulta.
Associazione Coscioni: 'La legge Toscana sul fine vita è un atto di civiltà'
"La legge toscana sul fine vita, frutto di un'iniziativa popolare sostenuta da oltre 11.000 persone, è un atto di civiltà e responsabilità che garantisce tempi certi per l'accesso all'aiuto medico alla morte volontaria, applicando quanto già stabilito dalla Corte costituzionale". E' quanto dichiarano in una nota Filomena Gallo e Marco Cappato, rispettivamente segretaria nazionale e tesoriere dell'associazione Luca Coscioni che stamani ha dato notizia del primo caso di suicidio medicalmente assistito in Toscana dopo l'approvazione della legge regionale che disciplina tempi e modalità di accesso al fine vita.
L'impugnazione della legge da parte del Governo Meloni, affermano inoltre, "è una scelta ideologica e priva di fondamento giuridico, che ostacola un diritto già riconosciuto. Intanto, troppe persone continuano a soffrire o a emigrare per morire con dignità. Invitiamo tutte le Regioni ad agire per garantire la libertà e il rispetto delle volontà delle persone".
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