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sabato 1 marzo 2014

Violenza sessuale, indagato il medico Pietro Marino. La difesa: "Tentativo di estorsione"

 ''In merito al procedimento a carico del dott. Pietro Marino ed alla notizie di stampa , quest’oggi pubblicate, è doveroso precisare che gli atti d’ indagine provano l’assoluta estraneità del medico ai fatti contestati". Lo afferma il legale del medico, l'avvocato Stefano Pellegrino. "Infatti - continua la nota - le prove raccolte consentono, senza alcun ragionevole dubbio, di ritenere che l’infamante e calunniosa accusa mossa dalla sedicente persona offesa, paziente del medico, sia stata artificiosamente organizzata in ragione del rifiuto da parte del Marino di piegarsi alla richiesta estorsiva. Invero, la denuncia della paziente è stata proposta dopo il netto rifiuto opposto dal Dott. Marino alla richiesta estorsiva posta in atto dalla predetta paziente unitamente al marito ed altro personaggio, non
conosciuto dal dott. Marino e, poi, identificato (evidentemente , dopo avere notato l’intervento della polizia , nello studio medico ,dopo che gli stessi se ne erano allontanati). I tre si presentarono nell’ambulatorio medico, con fare minaccioso ed aggressivo e durante l’ora delle visite, in presenza dell’infermiera, (e dopo avere sequestrato il medico all’interno di una delle stanze dello studio), intimando il pagamento di una “offerta” per “accomodare” una fantasiosa ed inverosimile contestazione di molestia sessuale (in particolare, a loro dire, il dott. Marino si sarebbe “appoggiato” alla paziente nel corso di una visita). Intimidito e terrorizzato per la pervicacia e l’insistenza delle minacce, il dott. Marino li allontanò, rispondendo di non avere “soldi per questo tipo di offerte” ed immediatamente comunicò il fatto agli organi di polizia, che prontamente intervenivano nello studio medico. Il dott. Marino, a seguito della denuncia, veniva addirittura dotato di un videoregistratore a forma di penna, in modo da registrare l’eventuale presenza degli individui nel suo studio e veniva al riguardo, allertata ed istruita anche la infermiera(testimone oculare dell’attività estorsiva). Ebbene, si ripete, solo a seguito del maldestro ed infruttuoso disegno estorsivo, la paziente presenterà la minacciata e calunniosa denunzia.
“Come, purtroppo, spesso accade, per biechi fini e per ben architettate strategie criminose, il carnefice diventa processualmente vittima. Ma il corso della giustizia renderà, con l’accertamento della verità, la dovuta dignità e stima, quale uomo e professionista, al dott. Marino”.



marsala.tp24

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