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venerdì 13 maggio 2016

Cagliari, coniugi uccisi. Bloccato il figlio in fuga

Igor Diana, il 28enne di origine russa figlio adottivo della coppia uccisa in casa a Settimo San Pietro 

 

E' finita la fuga di Igor Diana, il 28enne di origine russa figlio adottivo della coppia uccisa in casa a Settimo San Pietro (Cagliari). In un'operazione congiunta di Polizia e Carabinieri, è
stato rintracciato in auto sulla provinciale 293 nei pressi di Nuxis, paese del Sulcis. C'è stato un conflitto a fuoco tra le forze dell'ordine ed il 28enne in fuga. Il giovane, che era armato, avrebbe sparato alla vista di Polizia e Carabinieri, che hanno reagito a loro volta col fuoco, ferendoloe.
Igor è stato ricoverato all'ospedale di Iglesias con ferite da arma da fuoco ad entrambe le braccia. Le sue condizioni non sono gravi ma dovrà rimanere in ospedale per essere medicato. Nel conflitto a fuoco legato al tentativo di fuga nessun esponente delle forze dell' ordine è rimasto ferito. Da quanto si è appreso è stato rintracciato da polizia e carabinieri anche grazie ad una segnalazione, che ha indicato il suo veicolo in transito nella zona di Nuxis. Al momento nei suoi confronti, confermano gli investigatori della Squadra mobile di Cagliari, non è stato emesso alcun provvedimento. Si procederà nelle prossime ore per i reati in flagranza commessi dal giovane, poi di concerto con il pm Daniele Caria che coordina le indagini, si valuterà come procedere per il duplice omicidio in base agli elementi recuperati nel corso delle indagini.
Giuseppe Diana volontario della Protezione Civile
È durata circa cinque ore l'autopsia sui corpi di Giuseppe Diana, 67 anni, e della moglie Luciana Corgiolu, 62. Il medico legale Francesco Paribello ha analizzato dettagliatamente i cadaveri. Massima riservatezza su cosa sia emerso dagli accertamenti: da quanto si è appreso il medico legale avrebbe riscontrato numerose lesioni traumatiche su entrambi i cadaveri, riconducibili ad un oggetto contundente e diverse ferite da arma da taglio, anche profonde.
Nessuna indiscrezione è emersa, al momento, sul numero di coltellate inferte dall'assassino alle due vittime. Di sicuro sono stati riscontrati i tagli alla gola di entrambi i coniugi e le ferite alle mani della donna, ferite forse inferte mentre cercava di difendersi. Il corpo di Giuseppe Diana è stato trovato in cantina, indossava un pigiama ed era scalzo. Aveva un profondo taglio alla gola e ferite riconducibili a colpi ricevuti con un oggetto contundente, forse un bastone. Il corpo di Luciana Corgiolu, invece, era in camera da letto e accanto a lei c'erano tracce di sangue, segno che il corpo era stato trascinato e poi lasciato sul letto.






ANSA

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