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sabato 27 luglio 2013

Rapporto Zoomafia 2012. Ecco la situazione in Sicilia

Corse clandestine di cavalli, combattimenti tra cani, macellazioni clandestine, pesca di frodo, traffico di fauna selvatica, doping: sono alcuni dei crimini contro gli animali gestiti dalla criminalità in Sicilia che emergono dal Rapporto Zoomafia 2013 redatto da Ciro Troiano, criminologo e responsabile dell’Osservatorio Zoomafia della LAV. La nuova edizione del Rapporto, alla sua quattordicesima edizione, analizza lo sfruttamento illegale di animali ad opera della criminalità nel 2012.

“Recenti risultanze investigative, ed in particolare l’indagine Gramigna sostiene Ciro Troiano, criminologo, responsabile dell’Osservatorio Zoomafia della LAV e autore del Rapporto- hanno evidenziato come alcuni gruppi criminali siano espressione di un più ampio sistema delinquenziale di tipo mafioso in cui le singole componenti sono in stretto coordinamento fra di loro nella consumazione di varie attività delittuose, tra le quali l’organizzazione di competizioni clandestine tra animali. Anche il comparto ittico rappresenta opportunità affaristiche molto appetibili per le consorterie mafiose. La criminalità organizzata, in sostanza, è presente in quasi tutti i filoni zoomafiosi, basti pensare ai sequestri di cavalli da corsa, allevamenti, stalle, bovini, bufale a carico di sodali dei clan o di persone a loro vicine e al corollario di truffe, minacce, riciclaggio, e traffici vari che li accompagna”.

I dati delle Procure

L’Osservatorio Nazionale Zoomafia della LAV ha chiesto alle  Procure Ordinarie e a quelle presso i Tribunali per i Minorenni, dati relativi al numero totale dei procedimenti penali sopravvenuti nel 2012, sia noti che a carico di ignoti, e al numero indagati per reati a danno animali. È opportuno ricordare che il numero dei reati registrati rappresenta solo una parte di quelli effettivamente compiuti. Molti reati, infatti, pur essendo stati commessi restano nascosti, per motivi vari, e non vengono registrati.
Per la Sicilia le risposte sono arrivate da 14 Procure Ordinarie su 19 e dalle quattro Procure Minorili. In particolare per quanto riguarda le Procure Ordinarie:

Caltagirone (CT): 7 procedimenti con un indagato per uccisione di animali; 3 proc. e 2 indag. per maltrattamento di animali; 7 procedimenti a carico di ignoti per uccisione di animale altrui; 4 proc. con 3 indag. per abbandono o detenzione di animali in condizioni incompatibili; 8 proc. e 9 indag. per reati venatori o relativi alla fauna selvatica. C’è stato un aumento del 4% del numero dei fascicoli e una diminuzione del -32% del numero degli indagati (29 procedimenti con 15 indagati nel 2012 e 28 procedimenti con 22 indagati nel 2011).
Caltanissetta: 7 procedimenti e 1 indagato per uccisione di animali; 8 proc. e 9 indag. per maltrattamento di animali; 4 proc. e 1 indag. per uccisione di animale altrui; 11 proc. con 7 indag. per abbandono o detenzione di animali in condizioni incompatibili; 9 proc. e 10 indag. per reati venatori o relativi alla fauna selvatica. Si registra una diminuzione del -26% delle denunce e del -30% degli indagati. Nel 2012, infatti, sono stati aperti 39 fascicoli per 28 indagati, mentre nel 2011 i procedimenti furono 53 e gli indagati 40.
Catania: 26 procedimenti e 3 indagati per uccisione di animali; 68 proc. e 60 indag. per maltrattamento di animali; 1 proc. con 7 indag. per organizzazione di combattimenti tra animali e competizioni non autorizzate; 5 proc. a carico di ignoti per uccisione di animale altrui; 18 proc. con 18 indagati per abbandono o detenzione di animali in condizioni incompatibili; 13 proc. e 14 indag. per reati venatori o relativi alla fauna selvatica. Si registra un aumento del 25% rispetto al 2011 del numero dei procedimenti e del 2% del numero degli indagati (131 procedimenti e 102 indagati nel 2012, 105 procedimenti e 100 indagati nel 2011).
Enna: 10 procedimenti e 1 indagato per uccisione di animali; 4 proc. e 3 indag. per maltrattamento di animali; 7 proc. con 6 indag. per uccisione di animale altrui; 1 proc. e 1 indag. per abbandono o detenzione di animali in condizioni incompatibili; 6 proc. e 6 indag. per reati venatori o relativi alla fauna selvatica. Totale: 28 fascicoli e 17 indagati, mancano i dati relativi al 2011 per un confronto.
Gela (CL): 1 procedimento a carico di ignoti per uccisione di animali; 10  proc. e 2 indag. per uccisione di animale altrui; 2 proc. con 2 indag. per abbandono o detenzione di animali in condizioni incompatibili; 6 proc. e 2 indag. per reati venatori o relativi alla fauna selvatica. C’è stato un aumento del 27% dei fascicoli e una diminuzione -54% del numero degli indagati (19 procedimenti e 6 indagati nel 2012, 15 procedimenti e 13 indagati nel 2011).
Messina: 8 procedimenti e 2 indagati per uccisione di animali; 14 proc. e 20 indag. per maltrattamento di animali; 1 proc. e 9 indag. per spettacoli e manifestazioni (con animali) vietati; 8 proc. e 2 indag. per uccisione di animale altrui; 19 proc. e 29 indag. per abbandono o detenzione di animali in condizioni incompatibili; 30 proc. e 18 indag. per reati venatori o relativi alla fauna selvatica. I fascicoli sono aumentati rispetto al 2011 del 27% mentre gli indagati sono diminuiti del -40% (80 procedimenti e 80 indagati nel 2012, 63 procedimenti e 134 indagati nel 2011).
Mistretta (ME): 2 procedimenti e 3 indagati per uccisione di animali; 1  proc. e 2 indag. per uccisione di animale altrui; 1 proc. con 1 indag. per abbandono o detenzione di animali in condizioni incompatibili. Il numero dei procedimenti non ha subito variazioni, 4 nel 2012 e 4 nel 2011, ma c’è stato un aumento del 50% degli indagati (6 nel 2012 e 4 nel 2011).
Modica (RG): 4 procedimenti a carico di ignoti per uccisione di animali; 3 proc. e 42 indag. per maltrattamento di animali; 6 proc. con 4 indag. per uccisione di animale altrui; 1 proc. e 1 indag. per reati venatori o relativi alla fauna selvatica. Nel 2012 14 procedimenti e 47 indagati, un aumento pari al 27% dei procedimenti e del 370% degli indagati (11 procedimenti e 10 indagati nel 2011).
Nicosia (EN): 5 procedimenti a carico di ignoti per uccisione di animali; 1 proc. e 1 indag. per maltrattamento di animali; 1 proc. a carico di ignoti per uccisione di animali altrui; 2 proc. e 3 indag. per abbandono o detenzione di animali in condizioni incompatibili; 4 proc. e 6 indag. per reati venatori o relativi alla fauna selvatica. Nel 2012 i fascicoli sono diminuiti del -38%ei procedimenti del -52%(13 fascicoli per 10 indagati nel 2012, 21 fascicoli e 21 indagati nel 2011).
Palermo: 33 procedimenti e 7 indagati per uccisione di animali; 52 proc. e 35 indag. per maltrattamento di animali; 8 proc. e 1 indag. per uccisione di animali altrui; 10 proc. e 5 indag. per abbandono o detenzione di animali in condizioni incompatibili; 18 proc. e 12 indag. per reati venatori o relativi alla fauna selvatica. C’è stato un aumento del 59% deifascicoli aperti mentre il numero degli indagati è diminuito del -14% rispetto all’anno precedente (nel 2012, 121 procedimenti e 60 indagati, nel 2011 i procedimenti furono 76 e gli indagati 70).
Sciacca (AG): 6 procedimenti e 2 indagati per uccisione di animali; 5 proc. e 5 indag. per maltrattamento di animali; 1 proc. e 1 indag. per abbandono o detenzione di animali in condizioni incompatibili; 1 proc. e 1 indag. per reati venatori o relativi alla fauna selvatica. Nel 2012 i procedimenti sono stati 13 esono diminuiti del -35%, mentre gli indagati 9 e sono diminuiti del -44% rispetto al 2011 anno in cui i fascicoli aperti furono 20 e gli indagati 16.
Siracusa: 28 procedimenti e 7 indagati per uccisione di animali; 23 proc. e 24 indag. per maltrattamento di animali; 2 proc. a carico di ignoti per uccisione di animali altrui; 13 proc. e 5 indag. per abbandono o detenzione di animali in condizioni incompatibili; 1 proc. e 3 indag. per reati venatori o relativi alla fauna selvatica.  Nel 2012 i fascicoli sono diminuiti del -14% passando dai 78 dell’anno prima a 67, mentre gli indagati sono diminuiti del -52% passando da 81 a 39.
Termini Imerese (PA): 30 procedimenti e 4 indagati per uccisione di animali; 14 proc. e 3 indag. per maltrattamento di animali; 3 proc. e 7 indag. per uccisione di animali altrui; 11 proc. e 13 indag. per abbandono o detenzione di animali in condizioni incompatibili; 18 proc. e 23 indag. per reati venatori o relativi alla fauna selvatica. C’è stato un aumento del 181% dei fascicoli mentre il numero degli indagati è passato da zero a 50 indagati (76 procedimenti e 50 indagati nel 2012, 27 procedimenti a carico di ignoti del 2011).
Trapani: 18 procedimenti e 6 indagati per uccisione di animali; 19 proc. e 7 indag. per maltrattamento di animali; 3 proc. a carico di ignoti per uccisione di animali altrui; 7 proc. e 3 indag. per abbandono o detenzione di animali in condizioni incompatibili; 4 proc. e 2 indag. per reati venatori o relativi alla fauna selvatica. In totale  nel 2012 sono sopravvenuti 51 procedimenti per 18 indagati, mancano per un confronto i dati relativi al 2011.
Per quanto riguarda le Procure presso i Tribunali per i Minorenni le risposte sono arrivate da tutte: Caltanissetta con un procedimento e 2 indagati per uccisione di animali altrui; Catania, con un procedimento e 5 indagati per maltrattamento di animali; Messina che nel corso del 2012 non ha registrato procedimenti o indagati per i reati in esame e Palermo con 1 procedimento con 1 indagato per uccisione di animali; 6 proc. e 6 indag. per maltrattamento di animali; 1 procedimento e 1 indagato per uccisione di animali altrui.
Analizzando i dati delle Procure sia Ordinarie che Minorili è possibile fare una stima per alcune province dei reati contro gli animali denunciati nel 2012:
Nella provincia diCaltanissetta sono stati aperti in totale 59 procedimenti penali con 36 indagati.
Nella provincia diCatania sono stati aperti, 161 procedimenti penali con 122 indagati.
Nella provincia di Siracusa sono sopravvenuti nel 2012 67 procedimenti con 39 indagati.
Nella Provincia diEnna sono stati aperti 41 procedimenti con 27 indagati.
Nella provincia diPalermo sono stati aperti 205 procedimenti penali con 118 indagati. In quatto anni, dal 2009 al 2012, sempre in base ai dati rilasciati dalle rispettive Procure, nella provincia di Palermo sono stati aperti 412 procedimenti penali per reati contro gli animali con 354 indagati.
Poiché alcune procure non hanno fornito i dati, non è possibilefare una stima totale per le seguente province: Agrigento, la Procura locale non ha inviato i dati; Messina, mancano i dati delle Procure di Patti e Barcellona Pozzo di Gotto; Ragusa, la locale Procura non ha risposto; Trapani, non sono pervenuti i dati della Procura di Marsala.

Corse clandestine di cavalli, ippodromi & doping
2 corse clandestine interrotte dalle forze dell’ordine, 57 cavalli sequestrati in diversi controlli, 63 persone denunciate a vario titolo, 3 cavalli trovati morti su strada, ippodromi e maneggi abusivi: questi i numeri delle illegalità nel mondo dell’ippica clandestina in Sicilia. Dietro le corse illegali ci sono maltrattamenti, violenze e la morte dei cavalli su strada, o che restano feriti gravemente a seguito di incidenti e finiti sul posto.
Ma neanche i cavalli da corsa dell’ippica ufficiale stanno messi bene: nel 2012, secondo i dati Unirelab, il laboratorio ufficiale per le analisi antidoping, relativi alla sezione sui casi di positività ai controlli delle sostanze proibite al termine delle seconde analisi, 15 cavalli che correvano in gare ufficiali in Sicilia sono risultati positivi a qualche sostanza vietata. Gare svolte negli ippodromi di Palermo (4 cavalli) e Siracusa (11 cavalli). Betametasone, Caffeina–Teofillina, Desametasone, Diclofenac, Dipirone, Flunixin, Testosterone, 3-idrossi-xilazina, 16 Beta Idrossi Stanozololo: queste le sostanze trovare nei cavalli da corsa nel 2012 in Sicilia.

La “Cupola del bestiame”: un malaffare che non rallenta
Mattatoi abusivi, abigeato, agnelli vivi trasportati in furgone frigo, pascolo abusivo, bovini non registrati all’anagrafe, percepimento di contributi non dovuti: fatti accaduti in Sicilia l’anno scorso. I controlli eseguiti presso alcuni allevamenti hanno portato alla verifica di anomalie in merito all’identificazione degli animali, con animali non registrati. Le varie relazioni semestrali della DIA citano spesso casi relativi alle infiltrazioni da parte di esponenti della criminalità organizzata nella filiera della zootecnia.

Il contrabbando di Fauna e il bracconaggio
Il traffico di fauna in  Sicilia è preoccupante. Lo dimostrano i sequestri: rapaci, uccelli catturati illegalmente, tartarughe. L’uccellagione e la vendita di fauna selvatica, in particolare di cardellini, trovano in Sicilia, soprattutto a Palermo a Ballarò e Messina, mercati illegali molto attivi nei quali sono coinvolti pluripregiudicati. Si registra anche un traffico di fauna selvatica con Malta. Sempre da Malta è stata scoperta una nuova rotta di importazione di cuccioli di cani. Porto abusivo di armi, arresti, armi illegali, abbattimento di specie protette: questo il bracconaggio siciliano. Sullo Stretto è stato ucciso da un bracconiere Pilar, l’ultimo dei 5 bianconi, grandi rapaci, seguiti tramite trasmettitore satellitare da un gruppo di ricercatori.

Combattimenti tra animali: un crimine in ripresa
Nel 2012 nuovi e forti segnali hanno confermato in modo allarmante la ripresa dei combattimenti. Ritrovamenti di cani con ferite da morsi, sequestri di allevamenti di pit bull, furti di cani di grossa taglia, pagine Internet o profili di Facebook che esaltano i cani da lotta, segnalazioni: questi i segnali che indicano una recrudescenza del fenomeno. Nel 2012 sono stati sequestrati 10 pit bull tenuti in condizione di abbandono e degrado, chiusi in un magazzino.

“Malandrinaggio” di mare: un malaffare a danno della biodiversità marina
Anche nel settore ittico le infiltrazioni malavitose non mancano: varie inchieste della magistratura hanno accertato l’interesse dei clan per il mercato del pesce. La raccolta illegale di ricci di mare non si ferma, come pure quella del Tonno. Violazione delle direttive comunitarie in merito alla marcatura di identificazione dei pescherecci, obbligo di compilazione e presentazione dei giornali di pesca, dichiarazione di sbarco
e tracciabilità del “prodotto ittico”, tipologia e modalità di utilizzo di attrezzi da pesca, pesca a strascico sotto costa: queste alcune trasgressioni accertate.

I veleni delle sofisticazioni alimentari
Altro settore analizzato è quello delle sofisticazioni alimentari. Dalla vendita di carne avariata al commercio di formaggi, salumi e prosciutti rubati, o di prodotti lattiero caseari pericolosi per la salute, dal pescecane spacciato per pescespada, dal pesce ghiaccio commercializzato per neonata al pesce palla dell’Alaska venduto come merluzzo: le frodi alimentari scoperte nel 2012 in Sicilia hanno portato al sequestro di quintali di alimenti.

Zoocriminalità minorile: la scuola della violenza
Infine la zoocriminalità minorile, ovvero il coinvolgimento di minorenni o bambini in attività illegali con uso di animali o in crimini contro gli animali. Inquietanti e preoccupanti i casi elencati: una cagnetta data alle fiamme da un gruppetto di ragazzi e poi gettata in un cassonetto, un gatto preso a calci a mo’ di pallone. “È ampiamente dimostratocontinua Troiano-, che bambini e adolescenti che sono ripetutamente crudeli verso gli animali presentano diversi tipi di disturbi psicologici, in particolare comportamenti aggressivi verso persone e cose, e possono facilmente diventare adulti violenti e antisociali”.

“L’analisi di questo nuovo Rapporto fa emergere l’esistenza di sistemi criminali consolidati conclude Troiano -spesso si tratta di veri apparati con connivenze tra delinquenti, colletti bianchi,  amministratori e funzionari pubblici. Sistemi criminali a danno degli animali e, in generale, della società. Le illegalità legate al mondo animale sono molteplici e richiamano le attenzioni di diverse categorie. Non deve sorprendere, quindi, il fatto che vengano denunciate persone appartenenti a categorie culturali, economiche e sociali completamente diverse tra loro: l’interesse criminale per gli animali è eterogeneo, trasversale, complesso e multiforme, ed è organizzato in gruppi di individui dotati di strutture, regole, vertici e sistemi di controllo; gruppi che sono costituiti per commettere crimini, e in particolare crimini per fini di lucro”. 


Marsala.it

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