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mercoledì 4 novembre 2015

Via libera dagli Stati Uniti: «Anche l’Italia potrà armare due droni»Via libera dagli Stati Uniti: «Anche l’Italia potrà armare due droni»

Sì del governo Usa alla richiesta avanzata già nel 2012 dal nostro Paese. L’Italia sarà il secondo alleato, dopo la Gran Bretagna, a poter armare i droni con missili e bombe

Anche l’Italia avrà i Reaper armati. Dopo una lunga attesa e trattative il governo USA ha autorizzato la vendita di un coppia di droni in grado di trasportare missili e bombe. La nostra Difesa aveva richiesto la fornitura fin dal 2012 ma il Congresso americano aveva sempre posto il veto trattandosi di materiale sensibile. Nello scorso febbraio, però, le autorità statunitensi hanno deciso di permettere la cessione ad alcuni paesi alleati. Fino ad oggi solo la Gran Bretagna ha ricevuto i droni armati, poi usati sui teatri di guerra.
Un riconoscimento all’Italia
In teoria i parlamentari hanno tempo 15 giorni per bloccare l’intesa, ma questa eventualità è ritenuta molto improbabile. Una fonte ufficiale di Washington citata dalla Reuters ha precisato che il sì ai Reaper armati è un segno di riconoscimento nei confronti del ruolo svolto dall’Italia. Secondo l’agenzia l’accordo tra Italia e USA ammonta a 129 milioni di dollari e comprende 156 missili Hellfire, 20 bombe laser GBU 12 e 30 GBU38. Si tratta di sistemi che sono stati spesso impiegati dagli USA nella lotta all’Isis o alle formazione jihadiste, dall’Afghanistan alla Siria. L’Italia ha da tempo i velivoli senza pilota per le missioni da ricognizione. Li ha schierati nello scacchiere iracheno e in quello afghano in appoggio alle forze della coalizione. Altri velivoli di questo tipo fanno parte del dispositivo per il contrasto del traffico di clandestini nel sud del Mediterraneo (e con un occhio particolare sulla Libia).


di Guido Olimpo

Fonte; corriere.it

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