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lunedì 20 gennaio 2014

Rieti, suora partorisce bimbo al piccolo il nome di Francesco

La donna, 31 anni di El Salvador, è stata soccorsa martedì notte dal 118 nel convento di Campomoro per forti dolori addominali. Ai medici è subito apparsa chiara la gravidanza ma lei ha continuato a negare. Mercoledì mattina è nato il bambino di 3,5 kg. "Non sapevo di essere incinta". La madre superiora: "Non ha saputo resistere alle tentazioni". Il vescovo: "Lascerà l'Istituto religioso per avere cura del piccolo"


All'ospedale di Rieti è stato messo al mondo un bambino di 3,5 kg a cui è stato dato in nome di Francesco Sandrino. Nulla di strano, se non fosse che la mamma è una suora. Trentuno anni originaria di El Salvador è stata soccorsa martedì notte dai medici del 118 nel convento reatino di Campomoro dove le Piccole Discepole di Gesù gestiscono una casa di riposo per anziani. Ad avvertire i medici erano state le consorelle preoccupate per i forti dolori al ventre accusati dalla donna.

Ai sanitari che l'hanno visitata è subito apparsa chiara la gravidanza ormai giunta a termine, ma la donna ha continuato a negare ripetendo: "Non è possibile, sono una suora". Poi è salita in ambulanza, chiudendosi in un mutismo assoluto.  


Al pronto soccorso dell'ospedale San Camillo De Lellis la religiosa è giunta con una diagnosi di dolori
addominali ma la visita e poi l'ecografia hanno spiegato la causa di quei dolori: l'enorme massa individuata nella pancia della donna era un bambino. Il piccolo è venuto alla luce mercoledì mattina.  



Sono "in buone condizioni di salute", hanno fatto sapere dalla direzione sanitaria dell'ospedale. "Il bambino è stato regolarmente riconosciuto dalla madre per quanto riguarda l'attribuzione del cognome", hanno aggiunto. 



Il parto, naturale, è avvenuto nel più stretto riserbo garantendo alla suora un posto letto lontano da occhi indiscreti, ma la notizia è comunque trapelata destando molto scalpore anche sui social network. La 31enne sarebbe comunque rimasta scioccata dall'accaduto. Esterrefatte anche le consorelle: "Com'è possibile? Non potevamo immaginare una cosa simile". La suora terrà suo figlio, almeno così dicono in ospedale dove altre mamme ricoverate hanno fatto una colletta e raccolto indumenti per il suo bimbo. 



"Ha fatto tutto da sola, siamo sconvolte e non sappiamo nulla - ha detto suor Erminia, la madre superiora del convento di Campomoro. - e ora che vuole che le dica: non ha saputo resistere alla tentazione, ma non ha fatto del male a nessuno". E sono le stesse consorelle a raccontare cosa è accaduto nelle ore prima del parto. "Non ci ha detto nulla - ha raccontato una delle suore - avevamo notato che era ingrassata, ma ultimamente si era chiusa molto, era scontrosa e non riuscivamo a capire perché. Ha chiamato da sola l'autoambulanza, ce ne siamo accorte perché era aperto in cancello". 



La suora neo-mamma è in Italia da quando aveva 16 anni e da tempo viveve nel convento del quartiere Campomoro, che si trova sulla via del Santuario di Sant'Antonio al monte, in passato ha prestato la sua opera anche all'ospedale De Lellis e negli ultimi anni, come le sue consorelle, ha assistito gli anziani ricoverati nella casa di riposo privata attigua al convento. A Rieti la religiosa ha una sorella, una delle poche persone che in queste ore la sta assistendo in ospedale. 



La notizia è stata accolta con grande imbarazzo anche dal Vescovo di Rieti, Delio Lucarelli, che secondo quanto riferiscono ambienti della stessa Curia, avrebbe ricevuto una telefonata della suora. "E' venuta meno a uno specifico voto - ha commentato il portavoce del Vescovo, Massimo Casciani - ma è preferibile che conduca una vita secolare lontana dall'istituto religioso e vicina al figlio. La diocesi le sarà vicina almeno per i primi tempi".



Per monsignor Gianfranco Girotti, per oltre dieci anni, fino al giugno 2012, reggente della Penitenzieria Apostolica, il primo Tribunale della Curia romana, l'aver violato il voto di castità, comunque, non fa sì che la religiosa incorra nella scomunica. "Non c'è nessuna scomunica - ha spiegato - La sanzione è già quella di essere dimessa dall'istituto religioso".




 superiori - ha sottolineato inoltre Girotti - dovranno aiutarla ad affrontare la situazione.

Essendo anche straniera, trovandosi in un Paese non suo, non avrà altre possibilità di aiuto, quindi ci sarà sicuramente un sostegno da parte dell'istituto cui apparteneva". 



Anche il sindaco di Rieti, Simone Petrangeli, non ha escluso eventuali iniziative di sostegno: "Se ce ne fosse bisogno lo faremmo, come facciamo per tutti.




Lorenzo D'Albergo

Repubblica

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