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mercoledì 30 gennaio 2013

CORLEONE - Forse c'è un boss nella tomba di Verro


Nella tomba di Bernardino Verro, dirigente dei Fasci siciliani e primo sindaco socialista di Corleone ucciso nel 1915, diventata simbolo delle lotte contadine contro la mafia, potrebbe trovarsi il corpo del boss Calogero Bagarella, fratello di un altro capomafia, Leoluca, e cognato di Totò Riina.
Nella tomba di Bernardino Verro, dirigente dei Fasci siciliani e primo sindaco socialista di Corleone ucciso nel 1915, diventata simbolo delle lotte contadine contro la mafia, potrebbe trovarsi il corpo del boss Calogero Bagarella, fratello di un altro capomafia, Leoluca, e cognato di Totò Riina.

 E' l'ipotesi sulla quale sta indagando la Procura della Repubblica di Termini Imerese che ha aperto un'inchiesta dopo una segnalazione del Comune di Corleone. Calogero Bagarella sarebbe stato ucciso nella strage (cinque morti) di viale Lazio del 10 dicembre 1969. Un commando travestito da poliziotti fece irruzione negli uffici dell'impresa Moncada per eliminare il boss Michele Cavataio che reagì colpendo a morte uno dei sicari, portato via dai suoi compagni. Nella tomba dell'ex sindaco Verro, i cui resti sono stati traslati, molti anni fa nella tomba di famiglia a Palermo, sono stati trovati due teschi, uno dei quali presenta un foro. E' stato il pentito Antonino Calderone, morto recentemente, a raccontare che Calogero Bagarella sarebbe stato poi sepolto nella tomba di Verro. La Procura di Termini Imerese e la polizia scientifica stanno ora svolgendo accertamenti per datare i teschi e le ossa. "Si tratta di stabilire - ha detto il procuratore Alfredo Morvillo - se sono collocabili in un periodo compatibile con quella della strage di viale Lazio".
 
Fonte: Gazzetta del Sud
 

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