ultime

Cerca articolo

lunedì 21 aprile 2014

Metadone a due anni, così è morto il piccolo Mirò

Il bambino era deceduto sei mesi fa ma l’autopsia non aveva dato conferme sulle cause. Ora gli esami tossicologici rivelano: «Overdose di metadone»


Drogato col metadone perché piangeva: ecco la tragica verità sulla morte di Mirò, un bambino di due anni di Genova deceduto in circostanze sospette sei mesi fa a Bargagli, Genova. La madre del bambino e il fidanzato convivente, padre del fratellino di Mirò, risultano indiziati, e sono sospettati di omicidio colposo. Il fratellino minore è stato tolto ai due genitori per essere affidato ad una struttura
protetta.
L’ipotesi meningite, smentita dall’autopsia
La vicenda, rivelata dal Secolo XIX, parte nell’ottobre del 2013, quando un bambino du due anni muore improvvisamente nella casa della famiglia, a Bargagli, nell’entroterra genovese. La madre lo trova privo di sensi nel letto, prova a rianimarlo, poi chiama disperata il 118, ma quando i medici arrivano nella villetta, non c’è più niente da fare. A quel punto iniziano le indagini per capire come sia morto Mirò: inizialmente si pensa ad una meningite fulminante, ma gli esami smentiscono quest’ipotesi. I primi risultati dell’autopsia parlano di una malformazione cardiaca, ma anche questa pista finisce per essere abbandonata dopo ulteriori approfondimenti. Quando arrivano gli esiti dei test tossicologici sul sangue del piccino, l’inchiesta ha una svolta: Mirò è morto per «incongrua assunzione di sostanze stupefacenti».

«Dormiva da due giorni»
Non ci sono ancora prove certe su come e perché il bambino abbia assunto il farmaco, usato per la disintossicazione di chi fa uso di droghe. Ma sembra che sia la madre che il compagno siano tossicodipendenti da tempo, seguiti dall’Asl e in terapia. Tant’è vero che i carabinieri e il procuratore della Repubblica di Genova Alberto Lari ipotizzano che il metadone, usato dai genitori, sia stato dato al bambino per tranquillizzarlo, per farlo smettere di fare i capricci. Proprio la madre avrebbe riferito ai sanitari del 118 che il bambino «dormiva da due giorni»e che «aveva avuto la febbre e vomitato». 




corriere.it

Nessun commento:

Posta un commento

I commenti pubblicati non riflettono le opinioni di questo blog, ma solo le opinioni di chi ha scritto il commento che se ne assume le relative responsabilita'. Non saranno pubblicati i commenti che contengono elementi calunniosi o lesivi della dignita' personale o professionale delle persone cui fanno riferimento.