ultime

Cerca articolo

giovedì 17 aprile 2014

Violenza sessuale, genitori a giudizio per omesso controllo

I genitori di tre bambini che avrebbero subito violenze sessuali, da parte di un amico di famiglia, sono stati rinviati a giudizio dal gip Guglielmo Nicastro per non avere impedito gli abusi e non aver controllato i propri figli. Il processo comincerà il 18 giugno davanti al Tribunale di Palermo.



Un anno fa Fabio Scavo, 59 anni, palermitano, è stato condannato a 24 anni per aver violentato per mesi i tre fratellini, due dei quali disabili psichici. Il processo, istruito dal pm Fabiola Furnari, ha avuto input da una segnalazione della Procura dei minori che ha allontanato
dalla famiglia d’origine i tre bambini che all’epoca dei fatti avevano 4, 6 e 7 anni.
I servizi sociali hanno denunciato le condizioni di estremo degrado in cui vivevano e li ha affidati a una casa-famiglia.
 Ai responsabili del centro, in cui sono stati accolti, il più grande dei tre bambini ha raccontato le violenze subite da Scavo che, amico di famiglia, andava a casa delle vittime e, nonostante i genitori fossero presenti, si appartava in una stanza con i fratellini e ne abusava.
Terribili i racconti del piccolo, sentito dal pm e dai giudici in presenza di uno psichiatra: il bimbo, ritenuto pienamente attendibile, ha riferito di avere anche avvertito i genitori di ciò che accadeva a lui e i fratelli, ma di non essere stato creduto. Il bambino, durante gli interrogatori, ha più volte manifestato sensi di colpa per non avere difeso i fratellini affetti da deficit psichici e fisici.
Dalle indagini è emerso, inoltre, che Scavo era stato condannato per avere violentato la figlia quattordicenne di un’amica, rimasta incinta dopo gli abusi.



Gazzetta del Sud

Nessun commento:

Posta un commento

I commenti pubblicati non riflettono le opinioni di questo blog, ma solo le opinioni di chi ha scritto il commento che se ne assume le relative responsabilita'. Non saranno pubblicati i commenti che contengono elementi calunniosi o lesivi della dignita' personale o professionale delle persone cui fanno riferimento.