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martedì 22 aprile 2014

Tassa di soggiorno. Gli albergatori non ci stanno




Albergatori e titolari di strutture ricettive contro la tassa di soggiorno in provincia di Trapani. La tassa è stata istituita in diversi comuni per far fronte al contratto di comarketing per far restare a Birgi la Rynair. I comuni, si è deciso nei mesi scorsi nel corso della lunga trattativa, dovranno contribuire al contratto da 5 milioni di euro. E molti si sono attrezzati istituendo la tassa di soggiorno. Ma i titolari delle strutture ricettive non sono molto entusiasti. “Non ce la sentiamo di chiedere il pagamento di una tassa ai turisti che vengono a visitare il territorio e che a prescindere creano economia. A Trapani, se l'obiettivo era di fare il pieno già a Pasqua, si rimasti delusi, perchè molti albergatori si rifiutano di fare pagare la tassa ai propri clienti e hanno deciso di far sottoscrivere ai propri ospiti dichiarazioni secondo le quali non intendono versare l'imposta dovuta per il periodo di soggiorno nelle loro strutture. A denunciarlo è Francesco Salone, vicecapogruppo di Forza Italia al consiglio comunale, il quale, pertanto, ha ritenuto necessario il caso presentare una interpellanza.
Secondo Salone "l’amministrazione Damiano non ha provveduto a dare alcuna indicazione agli operatori turistici alberghieri, lasciandoli completamente soli ad interpretare la delibera istitutiva dell’imposta e il regolamento comunale successivamente approvato dal consiglio comunale. È assurdo che il Comune non abbia pensato di redigere un vademecum che sintetizzi alcuni aspetti pratici che sono essenziali per chi opera nel settore".
A Castelvetrano la tassa di soggiorno è stata approvata nei giorni scorsi dalla giunta guidata da Felice Errante, un atto che poi dovrà essere ratificato dal consiglio comunale. L’intenzione è quella di racimolare 300 mila euro dai turisti che arrivano in città, a visitare, tra le altre cose, il parco archeologico di Selinunte. Anche qui la tassa di soggiorno serve per far fronte all’accordo di co-marketing per la Ryanair, che per il Comune di Castelvetrano significa mettere sul piatto 160 mila euro. La tassa di soggiorno, così come approvata dalla giunta, sarà di un euro a pernottamento a persona, per un massimo di quattro notti. Non sarà applicata ad anziani e disabili, ai bambini sotto i 12 anni e ad accompagnatori di gruppi. Nonostante le esenzioni sonoi gestori delle strutture ricettive non hanno gradito molto la tassa di soggiorno. Tra i motivi anche i contratti con i gruppi francesi, che dovranno essere rivisti, dato che erano stati stipulati senza tenere conto della nuova tassa. Dall’associazione albergatori fanno sapere che sono già 200 mila le presenze previste con prezzi concordati a dicembre scorso. “Come si fa a chiedere una variazione anche solo di un euro? Difficilmente accetterano l’aumento di contratti già chiusi”, spiega Peppe Gandolfo dell’associazione albergatori che a per non modificare i contratti dovrebbero sborsare oltre 150 mila euro. E i gestori hanno chiesto lo slittamento al 2015 e la destinazione delle somme alle borgate anzichè al contratto con la Ryanair. Ora la palla passa al consiglo comunale che dovrà varare definitivamente il regolamento. 
Proprio come ha fatto il consiglio comunale di Marsala, che ha approvato in maggioranza la tassa di soggiorno. Soldi che serviranno per coprire l’accordo con la Ryanair. Non sono mancate neanche a Marsala le polemiche, i gestori di b&b e alberghi non sembrano molto convinti del nuobvo balzello. ma la stagione estiva è alle porte, la tassa è in vigore.


marsala.tp24

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