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lunedì 10 febbraio 2014

Non ha i soldi per curare il mal di denti diciottenne muore

Un semplice ascesso si trasforma in tragedia per Gaetana Priola, deceduta al Civico per un'infezione. I medici: "Troppa gente si trascura". Il Codacons accusa la sanità pubblica: "E' intollerabile, colpa dei tagli lineari al settore"


PALERMO - Un banale mal di denti, un semplice ascesso, si trasforma in tragedia: una diciottenne palermitana del famigerato quartiere Zen, Gaetana Priola, è morta la scorsa settimana all'ospedale Civico per un'infezione che ha raggiunto i polmoni. La ragazza non si era curata perché non avrebbe avuto i soldi
per andare dal dentista.
Il referto dell'ospedale parla di "shock settico polmonare". La giovane era svenuta in casa. E' stata trasportata al Buccheri La Ferla e poi al reparto di rianimazione del Civico, le sue condizioni sono apparse subito gravi. "La paziente è arrivata in condizioni serie dal Buccheri La Ferla ed è stata ricoverata in seconda rianimazione dove le è stata diagnosticata una fascite, infezione grave che partendo dalla bocca si era già diffusa fino ai polmoni - dicono al Civico -. I medici hanno fatto di tutto per salvarla, ma le condizioni critiche si sono ulteriormente aggravate e la scorsa settimana è deceduta".
Secondo i medici odontoiatri la fascite, dovuta a complicazioni di ascessi, è un fenomeno in aumento perché la gente si trascura e riduce i controlli dentistici. Al momento non c'è nessuna denuncia della famiglia e nessuna inchiesta è stata aperta.
"La paziente è arrivata al nostro pronto soccorso il 19 gennaio scorso alle 23.12 - dice la direzione del Buccheri La Ferla - per sospetto ascesso dentario. Dopo due ore circa, dopo la terapia, essendo diminuito il dolore, è stata dimessa per essere inviata per competenza presso l'odontoiatria del Policlinico di Palermo. La ragazza non è più pervenuta alla nostra osservazione".

Il Codacons al fianco dei familiari e dei cittadini indigenti. "Il caso della 18enne morta a Palermo a causa di un ascesso non curato per mancanza di soldi, è uno degli effetti della crisi economica che ha colpito la Sicilia in modo più drammatico rispetto al resto d’Italia".


"L’11% degli italiani rinuncia alle cure mediche perché non ha le possibilità economiche per curarsi, e nel caso delle le visite odontoiatriche la percentuale sale al 23% – denuncia il segretario nazionale Codacons, Francesco Tanasi – Ed in Sicilia la situazione è addirittura peggiore. Chi non può permettersi cure private, si rivolge alla sanità pubblica, settore dove però le liste d’attesa sono spesso lunghissime, al punto da spingere un numero crescente di utenti a rinunciare alle cure. Tale stato di cose genera emergenze e situazioni estreme come la morte della ragazza di Palermo. E’ intollerabile che nel 2014 in Italia si possa morire per mancanza di soldi – prosegue Tanasi – Il settore della sanità pubblica deve essere potenziato per garantire a tutti le prestazioni mediche, mentre negli ultimi anni abbiamo assistito a tagli lineari nella sanità che hanno prodotto solo un peggioramento del servizio e un allungamento delle liste d’attesa".

lasiciliaweb








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