ultime

Cerca articolo

lunedì 17 febbraio 2014

Tenta di uccidere la figlia di 10 mesi gettandola nella fogna

Fermata in flagranza nel Nisseno una donna di 43 anni, la piccola affidata a una comunita'


Ha tentato di uccidere la figlia di 10 mesi gettandola in un pozzo di ispezione della rete fognaria pubblica a Mazzarino (Caltanissetta). 
Ma è stata bloccata dai carabinieri e arrestata in flagranza di reato con l'accusa di tentato omicidio. La donna di 43 anni si trova ora ai domiciliari. La bimba è stata affidata ad una Comunità specializzata.
A chiedere aiuto, ieri pomeriggio, è stato il padre della bambina. I carabinieri sono stati avvisati
anche da numerosi passanti che hanno visto la donna che correva in lacrime verso un pozzetto di acque reflue con la piccola in braccio.
La bambina che la madre 43enne di Mazzarino, originaria di Riesi, avrebbe voluto uccidere gettandola nella rete fognaria era nata da un rapporto extraconiugale. La donna avrebbe avuto, secondo gli investigatori, anche l'intenzione di suicidarsi. Lo ha dichiarato ai carabinieri lei stessa subito dopo essere stata bloccata da alcuni passanti prima che compisse l'insano gesto. All'origine della decisione di tentare l'omicidio-suicidio ci sarebbe il fallimento di entrambi i rapporti di coppia: con il marito e con l'amante.
Ha raccontato agli investigatori di essere stanca di una vita difficile, travagliata e soprattutto ferita dal fallimento sia del suo matrimonio con un bracciante agricolo, da cui aveva avuto già un figlio, sia del rapporto con un operaio 47enne di cui si era innamorata e con il quale aveva messo al mondo la bambina. In un primo momento, la donna, casalinga in profondo stato di depressione, era rimasta con il marito che aveva accettato malvolentieri di ospitare la neonata che non era sua figlia. Una decisione che era diventata il motivo di continui litigi tra la coppia fino a quando, tre mesi fa, la donna non ha deciso di andare a vivere con l'amante. Ma anche con il nuovo compagno il rapporto non è stato sereno. I continui conflitti avrebbero esasperato la 43enne che ieri sera, dopo l'ennesima lite, avrebbe deciso di porre fine alla propria esistenza e a quella della figlia che riteneva all'origine dei suoi guai. E' uscita di casa in preda alla disperazione. La zona dove stava per maturare la tragedia sventata all'ultimo istante è quella dei "Cappuccini", la contrada "Madonna delle Grazie", nell'area sportiva alla periferia di Mazzarino. Numerosi passanti hanno detto di averla vista gridare e piangere. Anche il padre della bambina, preoccupato, l'ha seguita per scongiurare il dramma. Prima di raggiungere la compagna, però, ha pensato bene di telefonare ai carabinieri, così come hanno fatto le persone che, intuendo il folle gesto della donna, sono riuscite a bloccarla prima che si buttasse la con la figlia nel pozzetto d'ispezione della condotta in cui scorrono le acque reflue che alimentano il depuratore biologico del paese. Ora si trova agli arresti domiciliari presso la casa di alcuni parenti, a Riesi, con l'accusa di tentato omicidio. La bambina invece è stata affidata ad una comunità di assistenza dell'infanzia.

Gazzetta del sud

Nessun commento:

Posta un commento

I commenti pubblicati non riflettono le opinioni di questo blog, ma solo le opinioni di chi ha scritto il commento che se ne assume le relative responsabilita'. Non saranno pubblicati i commenti che contengono elementi calunniosi o lesivi della dignita' personale o professionale delle persone cui fanno riferimento.