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martedì 16 aprile 2013

Processo Denise, "Anomalia nella trascrizione delle intercettazioni"

MARSALA  - Oggi la deposizione di Giovanni Ruffino, ex docente di "dialettologia italiana" all'Università di Palermo, consulente della difesa di Jessica Pulizzi, l'udienza del processo, davanti il Tribunale di Marsala, per il sequestro della piccola Denise Pipitone, scomparsa da Mazara del Vallo (TP) il primo settembre 2004, quando aveva poco meno di quattro anni. Alla sbarra, oltre alla Pulizzi, sorella (per parte di padre) della bambina rapita, c'è anche il suo ex fidanzato Gaspare Ghaleb, accusato di false dichiarazioni al pm.

Il consulente della difesa, ascoltato sui diversi modi di tradurre le intercettazioni dal dialetto mazarese all'italiano, ha parlato di "anomalia linguistica sulla trascrizione della frase 'a casa c'ha purta" (pronunciata da Jessica, l'11 settembre 2004, all'interno del Commissariato di polizia di Mazara, mentre a bassa voce parlava con la madre, Anna Corona, ndr) tradotto dal mazarese come se fosse dialetto palermitano". Mentre la frase "a picirridda asciddricò, che il consulente della parte civile Indorato ha trascritto "a picciridda cadì" (la bambina è caduta ndr) è compatibile con l'area mazarese. La qualità della registrazione, però, è scadente.
 
Fonte livesicilia.it

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