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mercoledì 10 aprile 2013

Punta Raisi è in vendita

La Gesap esaminerà le richieste, top secret il prezzo. Gli enti locali non hanno risorse sufficienti a sostenere il programma di lavori di riqualificazione dell'aeroporto di Palermo
Oggi il consiglio di amministrazione dell’aeroporto palermitano di Punta Raisi comincerà le procedure per la privatizzazione dello scalo su mandato di Comune, Provincia e Camera di commercio. E’ il primo aeroporto siciliano che si privatizza e accade per il semplice motivo che gli enti locali non hanno risorse sufficienti a sostenere il programma di lavori (anche se la tassa aeroportuale è passata da 3 a 9 euro) e perché la vendita porterebbe somme consistenti nelle casse dei soci. Punta Raisi ha un passivo di 3 milioni di euro (dati 2011) e un calo passeggeri del 7%, un po’ come Fontanarossa. Incerto il prezzo che sarà fissato nel bando di gara, prima ci vorrà uno studio dell’advisor. Si parla di 200 milioni di euro, ma i soci della Gesap sperano di incassare il doppio.

Gli interessati sono molti, a cominciare dal gruppo argentino guidato dall’imprenditore di origine armena Eduardo Eurnekian che con la sua "Corporatin America" gestisce 51 aeroporti nell’America del Sud. E’ da almeno due anni che emissari di Eurnekian chiedono di poter gestire gli aeroporti siciliani e già sono entrati da poco nella società dello scalo trapanese.

Ci sarebbero contatti anche con il fondo di Vito Gamberale (F2. i) e con Fly Emirates e Air Qatar che da tempo vogliono piazzarsi al centro del Mediterraneo. Punta Raisi tra l’altro ha una pista lunga che consente di accogliere i voli transoceanici, al contrario di Fontanarossa che pur essendo l’aeroporto più importante del Mezzogiorno deve ancora procedere ai lavori per l’allungamento della pista a 3000 metri. Quando si troveranno le risorse (meno di 200 milioni) per realizzare una pista lunga 3000 metri e si potrà fare anche la stazione ferroviaria dedicata allo scalo, allora Fontanarossa potrà dire di essere al completo. Però bisognerà sbrigarsi perché gli altri non aspettano noi. Attualmente i soci della Sac non hanno alcuna intenzione di vendere né Fontanarossa e né Comiso.
 
Tony Zermo

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