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venerdì 1 marzo 2013

Trapani: Ragazzo muore sotto a un camion.

Il giovane, Bartolomeo Sugameli, aveva 14 anni. Sul posto sono in corso i rilievi per stabilire la dinamica dell'impatto. L'autista del mezzo ha raccontato di essersi fermato dopo aver sentito l'urto.
 
TRAPANI - Una chiazza di sangue tra la ruota anteriore destra e quella centrale di un camion Volvo all'incrocio tra le vie
Ammiraglio Staiti e Mazzini, nella zona dello spartitraffico. E' morto lì, sul colpo, Bartolomeo Sugameli, 14 anni, di Paceco. Il giovane era appena uscito di scuola e si trovava a bordo di una Vespa 50 di colore blu insieme a un altro ragazzo, figlio di un noto panettiere del centro storico, che è stato accompagnato all'ospedale Sant'Antonio Abate con una frattura alla gamba, ma nessuna lesione grave. L'area è stata isolata per i rilievi tecnici per comprendere la dinamica dell'urto con il camion.

A poca distanza ci sono le videocamere per la sorveglianza del porto, che verranno esaminate. L'attenzione dei vigili urbani e della polizia si sarebbe soffermata in particolare su un tombino che si trova a pochi metri di distanza dal punto del tragico impatto. La Vespa non ha neanche un graffio e non sembrano esserci segni di frenata da parte del camionista che avrebbe dichiarato di avere sentito un “botto” e di essersi fermato immediatamente. Il camion è stato sequestrato ma ha a bordo materiale deperibile che avrebbe dovuto essere consegnato a Carini. Il camionista è palermitano. E' ancora sotto shock e sta per essere sentito dalle forze dell'ordine. Il magistrato che si occupa delle indagini è il sostituto procuratore Andrea Norzi.

Scene strazianti all'arrivo del padre – militare dell'Aeronautica – e della madre di Sugameli. Il ragazzo era ancora sotto la ruota del camion. Il padre ha tentato di raggiungerlo ed è stato necessario l'intervento dei vigili del fuoco per bloccarlo. La madre, disperata, chiedeva di recuperare prima possibile il figlio. Fasi concitate che hanno coinvolto anche un'altra signora che era in zona. Ha visto la vespa a terra ed ha avuto l'impressione di riconoscere il mezzo di suo figlio. Una telefonata del marito è riuscita a calmarla ed a farla desistere dal tentativo di andare sul luogo dell'incidente. Il figlio era a casa.



Fonte: Live Sicilia

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