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venerdì 22 febbraio 2013

Castelvetrano - Obbligo di rimozione ma fino a che punto?




Il rispetto delle leggi è un atto dovuto da parte di tutti nelle normali democrazie, ed è dovuto sia dai cittadini che dovrebbero rispettare le regole e sia da parte di chi le leggi le emana e dovrebbe vigilare che vengano rispettate.
Il condizionale è d’obbligo nella premessa visto quanto è accaduto

nel parcheggio dell’ospedale Vittorio Emanuele di Castelvetrano.
Un automobilista indisciplinato o magari solamente poco attento, o forse preso dall’ansia di qualche familiare che stava male, infatti ci troviamo nel parcheggio dell’ospedale, lascia la sua auto in sosta in uno stallo riservato ai portatori di handicap, pertanto è naturale che i vigili abbiano chiamato il carro attrezzi per la rimozione, quello che non sembra naturale è come sia avvenuta la rimozione, infatti l’operatore del carro attrezzi, invece di sollevare l’auto con il braccio della gru, visto che non ne è dotato pensa bene di porsi ortogonalmente all’auto da rimuovere, agganciarla con il cavo di acciaio e con il verricello la tira  fuori dallo stallo. Ma la macchina fa resistenza, sobbalza, ha lo sterzo bloccato,  il freno a mano tirato, la marcia inserita, tant’è che l’automobile a seguito dell’azione del verricello prende una traiettoria differente a quella che sarebbe logica, non va verso il carro attrezzi, bensì prosegue saltellando verso il lato opposto, ma il verricello si sa è più forte e volente o nolente doma l’auto, e questa arranca verso il poderoso ”mezzo di soccorso stradale”
Allora ci si chiede quanto danno provoca una rimozione di questo tipo, e se il carro attrezzi non è idoneo a questo tipo di rimozione perché gli si affida il lavoro?
Giusy Palermo

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