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mercoledì 20 febbraio 2013

Rostagno, depone un massone: "Mai parlato di logge con lui"

Al processo per l'omicidio del giornalista sociologo parla l'ex braccio destro del gran maestro della loggia massonica "Scontrino-Iside 2".

 
 TRAPANI - "Licio Gelli non è mai venuto a Trapani, né ha mai partecipato a cene a Mazara del Vallo con Mariano Agate (boss mafioso, in carcere con condanne definitive, ndc)". Lo ha detto Natale Torregrossa, condannato nel '93 per ''direzione e organizzazione di associazione segreta", ex braccio destro di Gianni Grimaudo, gran maestro della loggia massonica (Scontrino - Iside 2), deponendo stamani in Corte d'assise nell'ambito del processo
per l'omicidio del giornalista e sociologo Mauro Rostagno, assassinato a Valderice il 26 settembre 1988. Per Torregrossa si tratta "di illazioni e di faziosità".

A parlare della presenza di Gelli a Trapani, in occasione dell'inaugurazione del circolo massonico Scontrino (negli anni Ottanta) era stato Angelo Voza, un sottufficiale della guardia di finanza che ha prestato servizio a Trapani. Torregrossa ha poi negato di aver parlato con Rostagno di massoneria, contrariamente a quanto risulta invece ai carabinieri: "Perché avrei dovuto parlare con Rostagno di queste cose? Con lui ho parlato soltanto di spiritualità e di questi temi e non di altro".

Nella sua deposizione Torregrossa ha parlato anche del boss mafioso Mariano Agate, capomandamento di Mazara del Vallo, che "non è stato mai iscritto nella mia loggia - ha detto -. Il suo nome è stato trovato nella mia agenda personale, dove c'erano i contatti di tremila persone". Torregrosa ha aggiunto di "non essere amico di Mariano Agate e di averlo "incontrato ad una cena dove c'è stato uno scambio di indirizzi tra noi due".

Fonte: Live Sicilia

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