Addio a Fabrizio Nigrelli, pompiere e atleta esemplare. I colleghi: “Condizioni disumane, la politica ci ascolti”
Una tragedia improvvisa scuote Alcamo e il comando dei Vigili del Fuoco di Palermo. Fabrizio Nigrelli, 42 anni, è morto colpito da un malore, lasciando un vuoto profondo nella sua famiglia e in tutta la comunità. In servizio presso il distaccamento di Brancaccio, era un vigile del fuoco apprezzato per la sua professionalità e dedizione, oltre che un atleta attento alla salute e all’equilibrio psicofisico.
La sua morte ha generato un’ondata di dolore e allo stesso tempo ha acceso i riflettori sulle condizioni estreme in cui operano quotidianamente i pompieri siciliani. “Era nel pieno delle forze. Un perfezionista, uno sportivo vero. Se è successo a lui, può succedere a chiunque di noi”, raccontano commossi i colleghi.
L’accusa non è silenziosa: “Siamo stremati. Con 40 gradi affrontiamo incendi e soccorsi senza sosta, con un organico ridotto e nessuna pausa. La politica deve intervenire ora, non solo quando si muore”.
La voce della protesta si fonde con quella del lutto, mentre la città si stringe intorno alla famiglia. I funerali di Fabrizio Nigrelli si terranno mercoledì 23 luglio alle 16:30 nella chiesa madre di Alcamo. Un ultimo saluto a un servitore dello Stato, che ha dato tutto fino alla fine.