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lunedì 25 agosto 2025

Confermato un caso di West Nile in Sicilia: paziente ricoverato in isolamento

 




All'ospedale Papardo di Messina è stato accertato il primo contagio da virus West Nile, un’infezione trasmessa dalle zanzare e conosciuta anche come Febbre del Nilo Occidentale. L’uomo, arrivato al pronto soccorso dopo alcuni giorni di febbre alta, mal di testa e rigidità al collo, è stato immediatamente ricoverato, isolato e sottoposto a terapie specifiche.


Gli esami condotti dal reparto di Malattie Infettive, insieme alle verifiche dell’Unità di Patologia Clinica diretta da Giuseppe Falliti, hanno chiarito la natura del virus, che in rari casi può provocare complicazioni neurologiche come meningiti ed encefaliti, soprattutto nei pazienti fragili.


Per la Sicilia si tratta del secondo episodio registrato quest’anno, dopo quello segnalato a Catania. Un sospetto caso a Palermo, invece, è stato smentito.


Le autorità sanitarie ricordano che la prevenzione rimane la prima difesa: utilizzare repellenti, installare zanzariere e rimuovere i ristagni d’acqua dove l’insetto vettore si riproduce.



domenica 17 agosto 2025

La Televisione Italiana saluta Pippo Baudo, e la Sicilia la sua terra gli rende omaggio

Oggi il mondo della televisione italiana piange la scomparsa di Pippo Baudo, il “Super Pippo” che ha illuminato i nostri schermi per decenni. Aveva 89 anni ed è stato una presenza costante nella vita di tante generazioni, conducendo 13 edizioni del Festival di Sanremo e dando voce a innumerevoli talenti . Addio, Pippo. Grazie per averci fatto crescere guardando la TV con te. Non ti dimenticheremo.

Pippo Baudo, figlio illustre della Sicilia, la tua terra oggi si inchina davanti alla tua memoria.

La tua vita è stata un viaggio straordinario, una parabola segnata dall’eleganza, dalla forza e da quella passione inesauribile che hai sempre donato al pubblico italiano. Ma, prima ancora di essere il gigante della televisione, sei stato un uomo che non ha mai dimenticato le proprie radici.

Militello in Val di Catania, il paese che ti ha visto nascere, è il luogo da te scelto per il tuo ultimo saluto. Non Roma, non le grandi città che hanno fatto da palcoscenico al tuo successo, ma la tua terra, il cuore autentico della Sicilia, che hai amato e portato con orgoglio in ogni parola, in ogni gesto, in ogni sorriso. È qui che la tua storia si ricongiunge con le origini, in mezzo alla tua gente, tra le pietre antiche e i vicoli che ti hanno visto muovere i primi passi.

La #Sicilia oggi ti rende omaggio non solo come conduttore, artista e protagonista assoluto della scena italiana, ma come simbolo della sua stessa identità. Sei stato ambasciatore della tua isola in tutto il mondo, incarnando con fierezza la sua dignità, la sua creatività, la sua capacità di resistere e di rinascere.

La tua volontà di tornare a Militello non è soltanto un gesto d’amore personale: è un insegnamento, un monito a non dimenticare mai le proprie radici. Perché senza di esse, anche la gloria più grande perde di significato. Con questo atto, ci ricordi che la vera grandezza non sta solo nei riflettori, ma nell’umiltà di riconoscersi parte di una terra, di una comunità, di una storia più grande di noi.

Oggi la Sicilia si stringe attorno al tuo nome con gratitudine. Ti piange e ti celebra, con il rispetto dovuto a chi ha segnato un’epoca e con la tenerezza riservata a un figlio che torna a casa. Le tue parole, la tua voce, la tua immagine rimarranno vive nella memoria di milioni di italiani, ma qui, tra queste colline e queste piazze, si compie il tuo destino più intimo e autentico.

Riposa a #Militello, Pippo.
La tua terra ti accoglie come un padre accoglie un figlio che ha onorato la sua famiglia.
E la Sicilia, per sempre, custodirà il tuo nome tra i suoi tesori più preziosi.

#PippoBaudo

martedì 12 agosto 2025

Allarme Botulino, due morti, quindici ricoverati, dieci indagati

Botulino, in ospedale anche un 20enne. L’ipotesi: l’ambulante usava un solo coltello per gli alimenti Oggi l’incarico per le autopsie sulle due vittime, Luigi Di Sarno e Tamara D’Acunto. Gli indagati sono dieci: “Ipotizziamo che utilizzasse un solo attrezzo da cucina per maneggiare gli alimenti” ha detto il procuratore riferendosi all’ambulante di Diamante che preparava i panini. Due morti sospette, quindici persone ancora ricoverate in ospedale, dieci indagati. Sono questi i numeri aggiornati rispetto ai casi di intossicazione da botulino registrati in Calabria nei giorni scorsi. Sul fronte dei ricoverati, di ieri la notizia che è in ospedale a Cosenza anche un ragazzo di venti anni, figlio di una paziente già in degenza. Nel pomeriggio di ieri il giovane è arrivato in pronto soccorso con sintomatologia suscettibile di botulismo: è stato trasferito immediatamente in terapia intensiva e sottoposto a monitoraggio continuo. Al momento i ricoveri nella struttura ospedaliera calabrese sono 15: cinque in terapia intensiva, tre in pediatria e sette nei reparti di area medica. Intanto vanno avanti le indagini: sono dieci in totale gli indagati nell'inchiesta della Procura di Paola. Nel registro degli indagati è comparso anche il nome di un medico che era andato a casa di Tamara D'Acunto, una delle due vittime. La Procura aveva già iscritto sul registro degli indagati tre medici in servizio in una clinica privata a Belvedere Marittimo che hanno avuto in cura Luigi Di Sarno, l’altra vittima. Entrambe le vittime, secondo quanto ricostruito, avevano mangiato un panino con verdura (il ministero ha ritirato al commercio dei lotti di friarielli napoletani dopo i recenti casi) acquistato presso un ambulante di Diamante, come anche gli altri ricoverati. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di omicidio colposo, commercio di sostanze alimentari nocive e lesioni. Dalle prime analisi è emerso che più alimenti trovati sul food truck che sarebbe all’origine dell’intossicazione erano contaminati da botulino. "Ipotizziamo che utilizzasse un solo attrezzo da cucina per maneggiare gli alimenti, altrimenti non si spiega", è quanto ha spiegato il procuratore Domenico Fiordalisi riferendosi al venditore ambulante che però, da pare sua, si è difeso tramite il suo avvocato dicendosi convinto che la contaminazione fosse già negli alimenti. Il commerciante si è sottoposto alle domande del pm nel corso dell'interrogatorio di alcuni giorni fa: “Ha risposto – ha detto l'avvocato Liserre – perché forte di una verità. Questi prodotti che sarebbero all'origine dell'intossicazione li ha comprati alla fine di luglio ed ha esibito la relativa fattura. Le confezioni venivano aperte all'occorrenza e con queste ci farciva 6 o 7 panini, quindi le finiva rapidamente. La pinza la usava per prendere gli alimenti che in queste confezioni sono coperti da abbondante olio". Nel frattempo continuano a chiedere chiarezza e giustizia i familiari delle vittime. Oggi si terrà il conferimento dell’incarico per le autopsie su Di Sarno e D’Acunto (quest’ultima verrà riesumata in quanto erano stati già celebrati i funerali). L'autopsia sarà fondamentale per confermare le cause del decesso e per accertare eventuali responsabilità penali.