di AGOSTINA MARCHESE
SALEMI. Salgono a 7 i candidati a sindaco nella città garibaldina. Dalla rosa dei nomi di cui fanno parte già Domenico Venuti, Salvino Amico, Sebastiano Vasile e Nicola Gucciardi saltano fuori altri tre nomi. A proporre un progetto di rilancio e di cambiamento, un nuovo movimento cittadino “Salemi che cambia”. Il gruppo ha indicato per la carica di sindaco Giovanni Armata che vanta un’esperienza amministrativa diretta al comune dal 1994 al 1998 nella veste di presidente del consiglio comunale prima, capogruppo consiliare dopo, e assessore al bilancio. «Il nostro progetto – notifica il gruppo – porrà la giusta attenzione a tutto quello che può migliorare la qualità della vita nel territorio e il benessere degli abitanti »; Lontana dalle alleanze con i partiti politici ufficiali, si dichiara, una nuova lista civica che, a seguito delle consultazioni svolte sul territorio, ha scelto come proprio candidato sindaco Antonino Ardagna. Il docente, che ha accettato la richiesta, comunica contestualmente le proprie dimissioni dalla carica di componente del direttivo provinciale dell’UDC e dal partito politico: «ritengo poco opportune le azioni, che uomini presenti nell’ organismo politico e senza contraddittorio, hanno intrapreso, anche di recente e sul territorio, in determinazioni di indirizzi e percorsi personali. A seguito di ciò, pertanto, mi sento in dovere di comunicare di ri-orientare il mio personale e futuro percorso politico». Medesima la stessa scelta compiuta dal consigliere uscente Giovanni Fici, che abbraccia il progetto, di predisporre una lista di candidati seri, preparati e determinati. Tra la rosa dei nuovi nomi, l’atteso candidato del Movimento 5 stelle, che scioglie la riserva e annuncia di avere scelto dopo una democratica consultazione fra gli attivisti Nicola Trapani. «Il nostro candidato – comunica il gruppo - non si pone solo come portavoce del gruppo di Salemi ma anche dei cittadini che stanchi dei soliti giochi mirati a far passare il vecchio come nuovo, hanno voglia di concretizzare il vero cambiamento. Chiusa la lista, stiamo dando spazio alla scelta degli assessori tramite bando, dando priorità alle competenze e alle motivazioni, lontani dalle vecchie logiche politiche che si basano solo su convenienze, amicizie e bacini elettorali».
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