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sabato 29 marzo 2014

Nota del Dipartimento della Protezione civile


29 marzo 2014
Sull'edizione oggi in edicola del settimanale Left è stata pubblicata la lettera firmata dai giornalisti Manuele Bonaccorsi, Angelo Venti e dall'ex direttore Donatella Coccoli inviata al Prefetto Franco Gabrielli poche settimane fa, lettera con la quale è stato chiuso il processo per diffamazione aperto dall'articolo "Un prefetto successore" del 16 aprile 2010. Il contenzioso, infatti, riguardava la tesi diffamatoria sostenuta dai giornalisti secondo la quale Gabrielli, in qualità di Prefetto dell'Aquila, non avrebbe esercitato le sue funzioni al fine di "succedere". Con la lettera si ripristina la verità dei fatti, scusandosi con il Capo del Dipartimento e riconoscendo la mancata verifica di quanto riportato nell'articolo. Oltre alla pubblicazione della lettera, Bonaccorsi,
Coccoli e Venti si sono impegnati a sostenere le spese legali (risultate nulle, poiché lo Studio dell'Avvocato Volo, che ha seguito la causa per conto del Prefetto, vi ha rinunciato) e a risarcire simbolicamente il Capo del Dipartimento attraverso una donazione libera da destinare a tre organizzazioni da lui indicate: Save the Children, Medici senza frontiere e Associazione Italiana Sclerosi Multipla. Di seguito la lettera pubblicata. Preg.mo prefetto dott. Franco Gabrielli, scrivo la presente in qualità di Direttore responsabile, all’epoca dei fatti, del periodico Left Avvenimenti, in mio nome e per conto dei giornalisti Angelo Venti e Manuele Bonaccorsi, imputati nel procedimento penale di cui all’oggetto, che sottoscrivono la presente missiva unitamente a me, allo scopo di addivenire ad una soluzione con- cordata del procedimento penale in oggetto evidenziato. Ribadisco che l’articolo oggetto di querela - così come dimostrato da tutto ciò che era già stato singolarmente pubblicato dai due giornalisti in precedenza - non intendeva diffamare la sua ecc.ma persona. L’articolo oggetto di querela, come si evince dalla sua lettura, fu realizzato in condizioni estremamente difficili, ed e? stato il risultato della fusione di due distinti articoli -uno a firma di Manuele Bonaccorsi e uno di Angelo Venti - che solo prima di andare in stampa, a causa del dimezzamento dello spazio disponibile e per gli stringenti tempi del lavoro in redazione, e? stato fuso in un unico articolo a doppia firma. L’intenzione della testata e dei firmatari non era in alcun modo finalizzata ad offendere o diffamare la persona dell’On.le prefetto. Sicuramente da parte nostra si e? peccato di superficialità nel non avere effettuato una verifica più attenta del testo andato in stampa e una più attenta verifica delle nostre fonti. Per questo porgiamo le nostre più sincere scuse.

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