Il vicepresidente Ars arriva a Niscemi per discutere sul Muos, nessun dubbio sul colore della carrozzeria della macchina istituzionale
Nessun dubbio: il colore della carrozzeria è blu. Un inconfondibile blu istituzionale, con autista e lampeggiante annessi. E non farebbe nemmeno notizia che un vicepresidente dell’Ars e un presidente della commissione Ambiente viaggino su un mezzo della Regione per recarsi a Sigonella e a Niscemi per discutere di Muos con il console Usa e con i cittadini.
Ma Venturino e Trizzino sono deputati del Movimento 5 Stelle. Che fa della lotta ai privilegi della casta uno degli “apriscatole” del sistema. "Aboliremo le auto blu e compreremo bici per tutti", dicevano in campagna elettorale; sul web impazzano anche le video-promesse dopo insediamento all’Ars, oggi beffardi boomerang mediatici.
Già, perché adesso li usano pure i 5 Stelle quei lussuosi mostri a quattro ruote, simbolo di una politica spendacciona e corrotta. È ovvio che li usino, perché pedalare da Palermo a Sigonella è dura. È legittimo che li usino, perché ieri non erano in gita, né ad accompagnare l’amante dal parrucchiere. Sono persone oneste, i grillini siciliani, e abbuoniamo loro anche gli spot elettorali. Ma c’è una cosa che non ci va proprio giù.
Il vicepresidente Venturino non può dire al cronista "questa non è un’auto blu, ma di servizio, chiamiamola un’auto aziendale dell’azienda Ars"; è una mancanza di rispetto all’intelligenza umana. Se un’auto è blu, è blu. Anche per i grillini. I giornalisti, come pensa il suo leader Beppe Grillo, saranno pure delle merdacce. Ma non hanno l’anello al naso. Così come non ce l’hanno i cittadini.
Mario Barresi
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