Era insieme alla compagna. Il fatto è accaduto intorno alle 16.15. Secondo una prima analisi - dato anche l'orario, le condizioni ottime del meteo, il fatto che Marino non soffrisse di
particolari patologie - pare che sia stata fatale una congestione: l'uomo è morto infatti mentre si trovava in acqua con la muta. E sono stati i bagnanti a notarlo, dopo che il corpo galleggiava senza dare segni di vita da circa un quarto d'ora. Raggiunta la boa di segnalazione, la macabra scoperta: Marino è stato trovato riverso a pancia in su privo di sensi. Disperati i tentativi di rianimarlo, da parte dei soccorritori, in attesa dell'arrivo dei medici. Immediato il massaggio cardiaco, durato circa 15 minu-ti, il tempo impiegaio dall' ambulanza per raggiungere il posto. Ma una volta sul posto, dopo ulteriori tentativi di rianimazione, anche il personale medico non ha potuto far altro che constatare il decesso dell'uomo. Sotto shock la compagna che ha provveduto ad avvertire i figli dell'uomo, residenti nel nord Italia.
Ecco il comunicato stampa della Capitaneria di Porto di Mazara.
Durante la scorsa serata il locale commissariato di P.s. segnalava il decesso di un sub avvenuto in località Quarara del Comune di Mazara del Vallo.
Il corpo senza vita di M.A. un 65enne di origini marsalesi residente a Torino veniva recuperato a pochi metri dalla scogliera su un fondale di pochi metri da un altro sub mentre il dipendente gommone g.c. 112/b provvedeva al recupero dell’attrezzatura da sub appartenente al malcapitato.
A dare l’allarme era stata la convivente insospettita dal fatto che da circa un’ora il compagno non riemergeva dopo essersi immerso da solo.
Il 118 intervenuto ha constato il decesso.
Dopo i rilievi del caso da parte del medico legale la salma su autorizzazione del magistrato di turno veniva rimossa e consegnata ai familiari.
Il corpo senza vita di M.A. un 65enne di origini marsalesi residente a Torino veniva recuperato a pochi metri dalla scogliera su un fondale di pochi metri da un altro sub mentre il dipendente gommone g.c. 112/b provvedeva al recupero dell’attrezzatura da sub appartenente al malcapitato.
A dare l’allarme era stata la convivente insospettita dal fatto che da circa un’ora il compagno non riemergeva dopo essersi immerso da solo.
Il 118 intervenuto ha constato il decesso.
Dopo i rilievi del caso da parte del medico legale la salma su autorizzazione del magistrato di turno veniva rimossa e consegnata ai familiari.
marsala.it
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