luogo della sparatoria |
Luigi Avarello ex consigliere è stato dimesso dall'Ospedale. Si trovava con la donna ed era rimasto ferito poco prima della sparatoria. L’omicida, secondo il suo primo racconto dopo l’arresto, avrebbe deciso di raggiungere Ravanusa dalla Germania per discutere questioni patrimoniali con la ex moglie e per appurare la fondatezza delle voci che davano la donna frequentarsi con l’ex consigliere comunale. Infatti pare che i due avessero una relazione dal 2009.
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Eletto nel 2002 consigliere comunale (lista civica “Rinascita ravanusana”) durante l’amministrazione Bonaventura e poi
nel 2007 fino alle nuove elezioni dell‘anno successivo, Luigi Avarello 65 anni è rimasto ferito, con varie escoriazioni al viso e alla testa, durante la colluttazione con l’uomo che ieri mattina ha sparato alla ex moglie uccidendola. Dimesso dall’Ospedale "Barone Lombardo" di Canicattì con una prognosi di 15 giorni dopo aver subito alcuni punti di sutura alla testa.
E’ successo ancora, questa volta a Ravanusa in provincia di Agrigento: un uomo spara e uccide la donna che lo aveva lasciato.
Mancavano pochi minuti alle 10, è panico tra la folla immersa negli stands nel rituale mercato settimanale dopo che un pensionato impugna una pistola, detenuta illegalmente, e uccide la sua ex moglie. Si chiamava Giovanna Longo 60 anni mentre Luigi Avarello, che si trovava con la donna, è rimasto ferito. A sparare 4 colpi di pistola è stato l'ex marito Luigi Gallo 63 anni che dalla Germania era tornato da giorni a Ravanusa. Da pochi mesi erano divorziati dopo alcuni anni di separazione.
Secondo la ricostruzione fatta dai Carabinieri l’omicida, intorno alle 9 di ieri, è stato visto uscire di casa da alcuni vicini senza che facesse temere intenzioni omicide, Raggiunge via Tintoria, non lontano dal cimitero comunale, dove sono disposte una accanto all’altra le bancarelle del consueto mercatino del martedì mattina e dove è sicuro di incontrare la ex moglie. Sono passati poco più di 20 minuti quando intravede e riconosce, tra la gente, la donna assieme a Luigi Avarello. Si avvicina e inizia una discussione animata tra i due uomini, dalle parole in pochi istanti nasce una colluttazione accompagnata da forti urla. Ma mentre i passanti provano a sedare gli animi, l’ex marito della Longo estrae una pistola e in preda ad un impeto d'ira insegue la donna, che nel frattempo era riuscita a raggiungere la sua utilitaria ed a entrare in auto. Ma uno dei quattro proiettili esplosi a distanza ravvicinata la ferisce a morte. L’intervento dei Vigili Urbani evita che l’uomo prolunghi la sua follia omicida, viene arrestato e affidato ai Carabinieri, l’accusa è di omicidio aggravato dalla circostanza della premeditazione. L’ex consigliere comunale invece, rimasto ferito alla testa durante la colluttazione e soccorso dai sanitari del 118, viene ricoverato all'ospedale "Barone Lombardo" di Canicattì senza pericolo di vita come invece si era temuto in un primo momento.
Sul movente del drammatico gesto non sembrano esserci dubbi: la gelosia ha scatenato la furia omicida di Luigi Gallo descritta come una persona a modo, gentile e disponibile. Avarello era stato amico per tanti anni dell’omicida, fu pure ospite della coppia quando i due ex coniugi vivevano ancora insieme in Germania. La donna nonostante vivesse all’estero spesso tornava a Ravanusa. L’uomo avrebbe deciso di raggiungere il paese d’origine per discutere questioni sulla proprietà ancora in comune con la ex moglie e per appurare la fondatezza delle voci che davano la donna frequentarsi con l’ex consigliere. Pare che i due avessero una relazione dal 2009. Il rancore per il matrimonio finito, i continui dissapori per questioni patrimoniali e la rabbia di sapere la ex moglie insieme ad un vecchio amico hanno trasformato un tranquillo e mite pensionato ravanusano, sul finire degli anni ‘80 emigrato in Francia e poi Germania, in omicida.
A pochi metri dal luogo del delitto camion e furgoni disposti in confuse geometrie e gli ambulati alle prese con l’antico rito del “mercanteggiare” che ricordano i coloratissimi suk (sūq) arabi in un continuo rumore di voci che si susseguono continuamente in modo caotico. Sembra essere una tranquilla giornata come tante altre, sembra ma non lo è. Non sono ancora le 10 che l’odore abrasivo della polvere da sparo si fonde con la luce del giorno che illumina il mercato in cui viene esposto di tutto: dalla frutta agli attrezzi per la pesca, dalle custodie dei cellulari ai lampadari per il bagno. Si espande per quattro volte graffiando le narici delle massaie immerse nei loro abituali acquisti di oggetti per la casa e di tovaglie appese grossolanamente nelle strade parallele e perpendicolari a via Tintoria. L’odore acre di una pistola appena usata per uccidere una donna si sostituisce, prepotentemente in pochi secondi, agli odori forti e decisi delle spezie, dei formaggi e dei polli allo spedo. E all’inconfondibile profumo del basilico. I mille colori delle tende che donano ombra ai prodotti esposti imprimono un’atmosfera tipicamente estiva ma che di colpo sbiadiscono mentre le voci quasi onomatopeiche degli ambulanti, mimetizzati nei loro bazar itineranti, vengono sostituite dalle urla della gente che si fa largo sotto le grandi tettoie mobili che difendono la merce dalla luce abbagliante del sole di giungo. Quattro colpi di pistola esplosi, uno dei quali raggiunge la donna che si accascia dentro la sua all’utilitaria blu, ferma fra le sterpaglie e una strada che conduce al cimitero comunale. Ai carabinieri della locale stazione di Ravanusa, Gallo ha confessato subito di non essersi rassegnato alla fine del suo matrimonio e i dubbi sulla amicizia della moglie con Avarello prima che i due si separassero. L’uomo dopo le rituali formalità è stato tradotto nel carcere di c.da Petrusa ad Agrigento in attesa del primo interrogatorio di garanzia. Del fascicolo delle indagini si sta occupando il sostituto procuratore Santo Fornasier.
In fondo a via Giglia, in un angolo incuneato fra la le sterpaglie della campagna e gli edifici delle case costruite negli anni ‘90, un telo bianco copre in cadavere Giovanna Longo nel sedile della sua utilitaria, in attesa che i Carabinieri, che hanno delimitato la zona con i loro nastri, procedano ai rilievi materiali per le verifiche di rito. Non è un delitto passionale. Non può esserci passione negli omicidi se non quella criminale per la morte di ex mogli e fidanzate e, in molti altri casi, dei loro nuovi compagni o conviventi.
Ravanusa consegna alla cronaca giudiziaria un femminicidio tristemente spettacolare. In una mattina di un martedì qualunque, durante il rito del mercato settimanale davanti agli occhi di centinaia di persone. Donne e bambini compresi.
il fatto popolare
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