Un file con contenuto pedopornografico scaricato da un sito Internet
Radiato. Un file con contenuto pedopornografico scaricato da un sito Internet - e altre immagini sui suoi computer di bambini nudi «ritratti in pose oscene e in attività sessuali anche con soggetti adulti» - sono costati la carriera a un magistrato della procura di Rossano Calabro da tre anni sospeso dal servizio. La sezione disciplinare del Consiglio superiore della magistratura ha deciso che Paolo Remer - 48 anni, romano, sposato e con due figli - non potrà più indossare la toga.
Una decisione severa, tenuto conto che i provvedimenti di rimozione dei giudici sono rari. Proprio per i fatti contestati Remer era stato sottoposto a un processo penale e condannato in primo grado (a 30 giorni di reclusione) e in secondo grado (a tre mesi). Ma poi la Cassazione aveva annullato la sentenza di appello perché nel frattempo i reati erano caduti in prescrizione. Come aveva fatto allora, anche oggi Remer si è detto innocente: «Mi sono imbattuto casualmente in quelle immagini, non le ho cercate e le ho cancellate subito». Ma la sua tesi, che la causa di tutto fosse stato un virus informatico, non ha convinto il «tribunale delle toghe» che dopo poco più di un’ora di camera di consiglio ha decretato la radiazione.
Una decisione severa, tenuto conto che i provvedimenti di rimozione dei giudici sono rari. Proprio per i fatti contestati Remer era stato sottoposto a un processo penale e condannato in primo grado (a 30 giorni di reclusione) e in secondo grado (a tre mesi). Ma poi la Cassazione aveva annullato la sentenza di appello perché nel frattempo i reati erano caduti in prescrizione. Come aveva fatto allora, anche oggi Remer si è detto innocente: «Mi sono imbattuto casualmente in quelle immagini, non le ho cercate e le ho cancellate subito». Ma la sua tesi, che la causa di tutto fosse stato un virus informatico, non ha convinto il «tribunale delle toghe» che dopo poco più di un’ora di camera di consiglio ha decretato la radiazione.
Corriere.it
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