di AGOSTINA MARCHESE
SALEMI. Clamoroso colpo per le candidature alla carica di sindaco a Salemi. Anche il sindaco uscente Vittorio Sgarbi annuncia di volere scendere in campo. Dimessosi da sindaco nel febbraio del 2011 per protestare proprio per la richiesta di sciogliere il Comune «per presunte e mai dimostrate infiltrazioni esterne», il critico d’arte, che qualche settimana fa aveva detto di essere «assolutamente convinto di non volere più avere a che fare politicamente con Salemi» ha deciso adesso di ripresentarsi con il sostegno di una lista civica e nonostante la particolare giornata in cui è stata lanciata la candidatura, sembra non si tratti di un pesce d’aprile, chi vuole aderire alla lista può inviare la sua disponibilità all'email press@vittoriosgarbi.it. Salgono quindi a quota 8 gli aspiranti sindaco. A confermare la propria candidatura, nonostante la vox populi affermi il contrario, Nicola Gucciardi, funzionario dell’Asp di Trapani, che fu tra i primi a lanciare la candidatura ma mantenendo poi il massimo riserbo su ogni manovra elettorale in quanto, come lui stesso riferisce, sta attualmente lavorando alla definizione della propria coalizione. Nessuna novità dal partito democratico capitanato da Domenico Venuti. Sul piano delle alleanze, sabato scorso il partito ha avuto una riunione interna con i gruppi PSI e Art 4 che tuttavia, non hanno deliberato ancora nulla di definitivo. Confermata anche la candidatura del pranoterapeuta Sebastiano Vasile, il quale però manifesta la sua amarezza per i troppi candidati a sindaco: «sto seriamente valutando la mia scesa in campo in quando è inconcepibile che tutti vogliamo il bene della città ma nessuno di noi è disposto a fare un passo indietro. Se non vi sono logiche individualiste invito tutti a fare un tavolo tecnico e a fare un programma serio e unanime. È ormai chiaro che chiunque sia eletto non avrà la maggioranza!». Intanto sullo scioglimento del Comune si aprono allarmanti scenari. Sgarbi ha recentemente chiesto che la magistratura «apra formalmente una indagine per verificare l'operato dell'ex vice prefetto di Trapani, Giuseppe Ranieri, capo della Commissione di accesso agli atti nel Comune di Salemi, dalla cui relazione - stilata allo stesso Ranieri - l'allora ministro dell'Interno Cancellieri, nel marzo del 2012, ha chiesto e ottenuto lo scioglimento del Consiglio comunale». (*AGO*)
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