Dolore e costernazione tra i giovani di Marsala per la morte di Giorgio Terranova, il ragazzo di 23 anni che studiava all'Universitè di Messina e che ieri è stato trovato morto all'interno dell'appartamento dove viveva con altri due ragazzi. È stato trovato morto nel bagno di casa in via Caldara Polidori. Studiava alla Facoltà di Economia e Commercio.È intervenuta la polizia che ha avviato le indagini per stabilire le cause del decesso. Il magistrato di turno, Antonella Fradà, ha disposto l'esame medico legale.
Cos'è successo, ancora non si sa. C'è il massimo riserbo sulla
vicenda, come è giusto che sia, ma la pista del malore è l'unica rimasta in campo. Bisogna capire cosa. Probabilmente, dicono gli esperti, si sarà trattato di un aneurisma cerebrale, ma solo l'autopsia potrà dirlo. Nel frattempo a Marsala il dolore è grande, perchè Terranova era conosicuto e molto stimato.
A trovare il corpo senza vita di Giorgio è stato il padrone di casa, il proprietario dell'immobile di Messina dove viveva con i suoi due colleghi. Giorgio aveva detto alla famiglia (papà, mamma e due sorelle) che avrebbe raggiunto Marsala per le festività pasquali, solo che non dava più notizie da 24 ore. Allarmati, i genitori hanno chiesto di verificare al padrone di casa, che, entrando nell'appartamento, ha fatto la macabra scoperta, trovando il corpo di Giorgio nel bagno. Subito ha avvertito il 118 e la polizia. Da lì, poi, le prime indagini e lo straziante comunicato alla famiglia.
La morte, quindi, risalirebbe a giovedì. Giorgio era solo a casa perchè i suoi conquilini erano tutti rientrati a casa per la Pasqua, e l'unico ad avere le chiavi dell'appartamento era il proprietario. Tutto in ordine, in casa, nessuna violenza sul corpo del ragazzo, nessun segno di scasso. L'ipotesi del malore è parsa pertanto subito quella da privilegiare.
Marsala.tp24
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti pubblicati non riflettono le opinioni di questo blog, ma solo le opinioni di chi ha scritto il commento che se ne assume le relative responsabilita'. Non saranno pubblicati i commenti che contengono elementi calunniosi o lesivi della dignita' personale o professionale delle persone cui fanno riferimento.