Fa tanto caldo in Italia, tanto che anche il Papa all'Angelus non ha potuto fare a meno di ringraziare fedeli, turisti e romani in piazza San Pietro per il coraggio dimostrato nello sfidare la canicola romana.
Fa tanto caldo in Italia, tanto che anche il Papa all'Angelus non ha potuto fare a meno di ringraziare fedeli, turisti e romani in piazza San Pietro per il coraggio dimostrato nello sfidare la canicola romana. Ma è tutta la penisola, come buona parte d'Europa, a continuare a essere sotto la morsa dell'anticiclone Nord-Africano che veicola sul Mediterraneo la rovente aria che arriva dal Sahara. Caldo che sta iniziando a provocare allarme per la salute degli anziani e dei malati con patologie che possono essere aggravate dall'afa torrida: negli ospedali si registra un aumento sensibile degli arrivi nei pronto soccorsi, con un picco in Emilia Romagna. E non mancano in tutta Italia segnalazioni di decessi legati a situazioni particolari di salute, ma certo aggravate dalle alte temperature. Grazie al fine settimana, le città si sono potute svuotare per riempire le località di vacanza, prime tra tutte quelle marine: ma già a partire dalle prime ore del pomeriggio è scattata l'operazione rientro con traffico intenso sulle direttrici che riportano gli italiani dalle località di mare verso i grandi centri urbani. In particolare, traffico sostenuto è stato segnalato nel nodo autostradale di Genova, nel tratto dell'A14 all'altezza di Bologna e sulla direttrice del rientro dei turisti stranieri verso il nord, sulla A22 Modena-Brennero nel tratta tra Trento Nord e Affi, complice anche il deflusso dal lago di Garda. Chi ha patito veramente il caldo sono stati i viaggiatori del Frecciabianca 9811 Milano-Lecce, rimasto fermo a lungo per un guasto a Lavino, nel Bolognese, sotto il sole cocente e senza aria condizionata, con temperature prossime ai 40 gradi. Il blocco è avvenuto intorno alla 14 e si è dovuto attendere un locomotore sostitutivo per far ripartire il treno. Sono intervenuti il 118, vigili del fuoco e protezioni civile per assistere i passeggeri. Al di là delle temperature percepite, molto alte fino a 45 gradi per il tasso d'umidità, non sono mancati i record, con Foggia che ha registrato alle 14 la massima di 40 gradi, seguita da Cesena con 39. Si confermano, invece, più accettabili i valori registrati in alcune località di mare, come Livorno con 30 gradi, seguita da Catania con 31. Ma è forse la notte che l'afa si fa sentire di più: Belluno si conferma la città più fresca con 19 gradi, ma la media supera abbondantemente i 25 gradi da Nord a Sud, con il record di 28 gradi a Trieste. E con il caldo e la mancanza di pioggia continua a crescere il numero degli incendi che in 24 ore sono quasi raddoppiati: secondo i dati del corpo Forestale dello Stato, si è passati dai 90 roghi di venerdì ai 163 di sabato. La Campania con 75 incendi è la regione più colpita dalle fiamme, a seguire la Toscana con 17 incendi e la Puglia con 15. Le province più colpite sono state Salerno con 21 roghi, Caserta con 20 e Benevento con 17. Per sperare in un clima più accettabile bisognerà aspettare: tutte le previsioni indicano che la prossima settimana non avrà particolari cambiamenti, con temperature sempre alte e sopra la media. I metereologi indicano il fine settimana del 25 luglio come possibile data per una diminuzione del caldo, ma a partire dal Nord.
Gazzetta del Sud
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