ROMA - Senza di lui i computer non sarebbero diventati strumenti alla portata di tutti. E' morto a 88 anni Doug Engelbart, il 'visionario' inventore del 'mouse' che costruì il primo modello, di legno e metallo, negli anni Sessanta. Ma non si arricchì mai per questo, poiché il brevetto scadde prima della diffusione mondiale dell'oggetto. Engelbart, addetto ai radar durante la Seconda Guerra Mondiale, era nato a Portland, nell'Oregon nel 1925 e si era laureato in ingegneria. Visionario e innovatore, ha avuto un grande impatto sull'evoluzione della scienza informatica e in particolare sull'interazione uomo-macchina. Le sue ricerche e i suoi lavori sono alla base di concetti come le interfacce grafiche, l'ipertesto, le reti di computer, senza i quali il modo in cui utilizziamo i pc sarebbero molto diverso. E'
stato forse uno degli ultimi scienziati che hanno cambiato davvero il nostro modo di vivere e lavorare. Negli anni Novanta ha fondato anche il Bootstrap Institute: alla base una idea di collaborazione che ritroviamo nel movimento 'open source'. Il primo prototipo di mouse, Englebart lo aveva realizzato nel 1964, dopo arrivò il brevetto. Si presentava come una piccola scatola di legno con due ruote di metallo. Fu battezzato come 'indicatore di posizione X-Y per display'; il nome mouse, topolino, è arrivato dopo ed è stato proprio Engelbart a darglielo perché il filo gli ricordava la coda di un topo. Il 21 giugno 1967 Engelbart ottenne il brevetto per il mouse. L'anno successivo, nel 1968, alla Joint Computer Conference al Convention Center di San Francisco, si svolse la dimostrazione pubblica del progetto. Più tardi la Xerox produsse lo Star, il primo computer dotato di mouse: Steve Jobs vide il progetto, lo 'rubo'' al volo e perfezionò l'idea. E' così che sono nati l'Apple Lisa e soprattutto il Macintosh, il primo personal computer con interfaccia grafica e mouse ad avere grande successo commerciale. Englebart non ha lavorato solo sul mouse, ma anche sulle prime forme di posta elettronica, sui processori e sulle videoconferenze. Nonostante il colpo di genio dell'invenzione del mouse, Doug Englebart non si è mai arricchito per questo. Il suo brevetto, infatti, è scaduto prima che l'accessorio finisse nelle case e negli uffici di tutto il mondo.
ANSA
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