Il Sindaco della città di
Castelvetrano, avv. Felice Errante, appresa la notizia della prematura
scomparsa del prof.Giuseppe Basile ha voluto manifestare tutto il suo cordoglio
per l'incredibile perdita per il mondo della cultura italiana ed
internazionale:" E’ un giorno triste per la nostra città che perde uno dei
suoi figli più illustri, stimati e conosciuti in Italia e nel Mondo- ha detto
il Sindaco- nei mesi scorsi, pur indebolito dal terribile male che lo aveva
colpito, aveva accolto con grande entusiasmo la nostra proposta diventando
consulente a titolo gratuito del Comune per la valorizzazione dei Beni
Culturali, e riuscendo a predisporre il restauro della cappella della Maddalena
che si trova all’interno della Chiesa Madre, che è una delle opere d’arte più
importanti della Città, risalente agli ultimi decenni del Cinquecento ed opera
di Tommaso Ferraro- continua Errante- resterà il profondo rammarico per le
tante altre collaborazioni che sono rimaste
incompiute e che il prof.Basile aveva già in animo di portare avanti grazie al
grande entusiasmo ed alla passione che pervadeva il suo lavoro. Come uomo
mi mancherà quel confronto cordiale e quell' arricchimento di conoscenze che il
prof. Basile era capace di trasmettermi ad ogni incontro. In segno di gratitudine
e di doveroso omaggio alla sua figura allestiremo al più presto un'
iniziativa- conclude il primo cittadino- che possa contribuire a conservare nella
nostra città il suo imperituro ricordo”.
Breve biografia del prof. Basile
Giuseppe Basile ha
effettuato la Direzione lavori, il coordinamento e la supervisione dei più
importanti interventi di conservazione e restauro per conto dell'Istituto
Centrale del Restauro del Ministero dei Beni Culturali. Nato a Castelvetrano
laureato in Storia dell’Arte all’Università di Palermo, dal 1976 funzionario
storico d’arte presso l’Istituto centrale del restauro
(Ministero Beni Culturali), dove dal 1987 ha diretto il Servizio per gli interventi sui
Beni artistici e storici. Dall’anno accademico 1991 – 92 docente presso la
Scuola di specializzazione in Storia dell’arte all’Università “La Sapienza” di
Roma (Teoria e storia del restauro delle opere d’arte), dal 1995 membro
ordinario della Pontificia Commissione per i Beni culturali della Chiesa e
della Pontificia Commissione per l’Archeologia sacra. Ha diretto numerosissimi
restauri in Italia ed all’estero, al punto da portare la nostra scuola di
restauro ai maggiori vertici del mondo. Fu lui che si oppose, da Dirigente
dell’Istituto Centrale del Restauro di Roma, alla rimozione indiscriminata con
le ruspe delle macerie accumulatesi sotto la volta della Basilica Superiore di
San Francesco d’Assisi: sotto quelle macerie, nel settembre del 1997 a causa di
una violenta scossa sismica, erano
rimasti sepolti due restauratori e due frati, ma rimanevano anche accatastati
120 mila frammenti di ben 5.000 mq di pitture murali dei più importanti
maestri della pittura del duecento italiano,
quali Cimabue e Giotto. Si deve alla sua ostinata capacità ed al suo altissimo
livello culturale se oggi possiamo riammirare capolavori d’arte unici al modo.
Entra certamente nel Guinnes dei primati per il più grande puzzle d’arte mai recuperato
(il cantiere è stato denominato dai più grandi studiosi del mondo il cantiere
dell’utopia); e certamente in quest’impresa ha influitola sua esperienza
maturata in gioventù nel Belice. Innumerevoli le altre opere di cui ha diretto
il restauro: tra le tante si cita la Cappella degli Scrovegni a Padova,
l’Ultima Cena di Leonardo da Vinci a Milano ed il Palazzo Te a Mantova.
Staff del Sindaco
Ufficio per la Comunicazione Istituzionale
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