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domenica 28 luglio 2013

Spagna: Oggi interrogatorio macchinista

IL MACCHINISTA
SANTIAGO DE COMPOSTELA - Sarà interrogato in giornata Francisco José Garzon Amo, il macchinista del treno deragliato a Santiago de Compostela causando la morte di 78 passeggeri e il ferimento di altri 178. E' accusato di omicidio colposo plurimo. Alle 20:00 di oggi scadono le 72 ore entro le quali confermare l'arresto. Venerdì scorso Garzon si era avvalso della facoltà di non rispondere agli agenti di polizia giudiziaria che, su mandato del giudice, gli avevano notificato la prima imputazione per negligenza. Ieri, dopo due giorni in ospedale, in stato di detenzione, il macchinista è stato dimesso e portato nella cella di un commissariato di Santiago dove oggi sarà interrogato dal procuratore Luis Alez.
Intanto al Tribunale di Santiago sono stati rinforzati i servizi per affrontare al meglio l'inchiesta: sono stati bloccati alcuni periodi di ferie del personale ed è stato disposto un altro magistrato dedicato, assieme ad Alez, esclusivamente alla tragedia. Sul fronte delle indagini, si attendono di conoscere il risultato della scatola nera del treno e le dichiarazioni del macchinista. Garzon Amo dovrà spiegare perché non ha ridotto a 80 kmh la velocità del treno come previsto in quel tratto, come lui sapeva, avendo percorso quel tratto decine di volte. Nell'immediatezza dell'incidente, il macchinista comunicò via radio alla stazione che viaggiava a 190 chilometri all'ora, e si augurava che non vi fossero morti perché, altrimenti, se li sarebbe portati sulla coscienza. Il tratto della Ourense-Santiago non ha le caratteristiche dell'Alta velocità e Julio Gomez Pomar, presidente di Renfe, la società che gestisce le ferrovie spagnole, ha ribadito: "Non è alta velocità e non fa parte di questo tipo di rete. E cosa risaputa. Tutti i protocolli prevedono altre velocità per quel tratto. Quando i lavori saranno conclusi, entro il 2018, allora potrà essere definito ad alta velocità".
 
 
ANSA

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