Il deputato questore all’Ars, on. Nino Oddo, ha presentato
una interrogazione all’Assessore regionale all’economia Roberto Agnello sulla
paventata chiusura della filiale dell’Istituto bancario Unicredit di Erice
vetta. Una decisione che avrebbe un impatto sociale ed economico assai grave
per una cittadina che rappresenta il
fiore all’occhiello della cultura
siciliana nel mondo e che deve mantenere margini di vivibilità per i propri
residenti- sottolinea l’esponente
de Il Mefagono.
Recependo il grido d’allarme lanciato nei giorni scorsi da
un gruppo di
cittadini del borgo medievale, l’on. Oddo ha chiesto all’assessore se sia a conoscenza della volontà dei vertici di Unicredit di chiudere la sede ericina e se non intenda intervenire tempestivamente per scongiurare un tale provvedimento. Oddo, nella nota, ricorda infatti come la Regione sia azionista del Gruppo Unicredit e pertanto abbia la possibilità di interloquire direttamente con l’azienda. La chiusura di un servizio essenziale come quello bancario- spiega il deputato questore- arrecherebbe grossi disagi non solo ai residenti ma al complessivo sviluppo dell’economia di Erice Vetta. Già afflitto da un progressivo spopolamento- prosegue , il borgo medievale sarebbe ulteriormente penalizzato dal venir meno di un servizio essenziale di cui usufruiscono quotidianamente  abitanti, operatori commerciali e le decine di migliaia di visitatori che nella maggior parte dell’anno, ed in particolare nei mesi estivi, hanno l’esigenza di effettuare prelievi bancomat o di utilizzare il servizio di cambio valuta.
cittadini del borgo medievale, l’on. Oddo ha chiesto all’assessore se sia a conoscenza della volontà dei vertici di Unicredit di chiudere la sede ericina e se non intenda intervenire tempestivamente per scongiurare un tale provvedimento. Oddo, nella nota, ricorda infatti come la Regione sia azionista del Gruppo Unicredit e pertanto abbia la possibilità di interloquire direttamente con l’azienda. La chiusura di un servizio essenziale come quello bancario- spiega il deputato questore- arrecherebbe grossi disagi non solo ai residenti ma al complessivo sviluppo dell’economia di Erice Vetta. Già afflitto da un progressivo spopolamento- prosegue , il borgo medievale sarebbe ulteriormente penalizzato dal venir meno di un servizio essenziale di cui usufruiscono quotidianamente  abitanti, operatori commerciali e le decine di migliaia di visitatori che nella maggior parte dell’anno, ed in particolare nei mesi estivi, hanno l’esigenza di effettuare prelievi bancomat o di utilizzare il servizio di cambio valuta.
L’on. Nino Oddo ha chiesto all’assessore Agnello una
risposta urgente e per iscritto.
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