15,00 - Arrivano i chiarimenti dell'Asp sulla vicenda assurda della morte del turista davanti i cancelli dell'ospedale in attesa dell'ambulanza che "ufficialmente" ne permettesse il ricovero nella struttura. L'ufficio stampa dell'Asp ha divulgato la tempistica, minuto per minuto, della vicenda. Da una dichiarazione del Dottore Francesco Giurlanda, direttore sanitario dell'ospedale, emerge anche che il pronto soccorso dell'ospedale di Trapani NON è abilitato ad interventi su strada. Anche se la strada in questione è quella dell'ospedale, bisogna comunque chiamare il
118. Ecco i tempi del soccorso come da dichiarazione del Dr Gaetano Marchese, Direttore centrale operativa SUES 118, bacino Palermo-Trapani.In merito all’acceduto il Dr Francesco Giurlanda, Direttore Sanitario del Presidio Ospedaliero del S. Antonio Abate di Trapani, dichiara: "Il Pronto Soccorso della struttura ospedaliera e' un servizio non abilitato ad effettuare interventi su strada. Per tali tipi di servizi bisogna rivolgersi al 118, abilitato ad effettuare servizi sanitari di emergenza sul territorio capaci di rispettare tempi brevi e dotati di tutte le attrezzature necessarie per tali tipi d'interventi".12.25.00 perviene la chiamata per richiesta soccorso da un operatore del S. Antonio Abate per incidente stradale avvenuto di fronte all'Ospedale di Trapani.
12.25.50 fine della telefonata.
12.26.18 viene allertata MSA (ambulanza medicalizzata)n.55 allocata alla Cittadella della Salute.
12.28.47 parte MSA, arriva su posto alle 12.29.54; verifica che non si tratta di un incidente stradale ma di un paziente con malore a bordo di un pullman in sosta di fronte all'ospedale di Trapani. Il paziente si trova in arresto cardio-circolatorio. Il medico pratica le manovre di rianimazione. Sul posto sopraggiunge una seconda ambulanza, la n. 46 del 118, in rientro alla postazione, nel rendersi conto che c'è un soccorso in atto, si fermano per supportare i colleghi.
Il paziente decede nonostante i soccorsi.
08,00 - E' incredibile la vicenda accaduta ad un gruppo di turisti israeliani a Trapani. Si tratta di un episodio che, se confermato, potrebbe essere davvero un boomerang per Trapani. Un cittadino israeliano, in vacanza a Trapani con gli amici, si è sentito male sull'autobus che lo portava in città. I sintomi: dolore allo sterno, nausea, insomma, quelli tipici dell'infarto. l'autista, allora, ha pensato bene di deviare il suo percorso è di portare subito l'uomo all'ospedale Sant'antonio Abate di Trapani - Erice per i soccorsi. Ebbene, giunti davanti all'ospedale, l'uomo, nonostante l'emergenza, non è stato accettato, perchè la procedura prevede che bisogna comunque che intervenga l'ambulanza, e che bisogna chiamare il 118. La procedura è questa. Passata mezz'ora, l'uomo, davanti l'ospedale, senza poter entrare, è morto. Poco dopo sono arrivate ben due ambulanze....
Dopo vari tentativi di rianimazione il turista è deceduto. Tutto questo a pochi metri da ospedale e pronto soccorso e in virtù di una norma che vieta ai medici di intervenire direttamente senza l'ausilio del 118. Il direttore sanitario del Sant'Antonio Abate, Francesco Giurlanda, ribadisce che "abbiamo fatto un regolamento che recita che all'interno del presidio si può intervenire direttamente senza l'ausilio del 118, fuori no. Bastava - dice Giurlanda - che l'autobus, come accaduto in passato, entrasse nell'area del pronto soccorso e i medici sarebbero subito intervenuti". Ma nessuno avrebbe avvisato l'autista di questa possibilità.
Quando le ambulanze sono arrivate dalla vicina "cittadella della salute" che dista 200 metri, il paziente pare fosse già deceduto, tanto che è stato lasciato all'interno del pullman. Sono stati gli agenti della volante a far intervenire un'agenzia delle pompe funebri e a trasportare il corpo senza vita del malcapitato presso l'obitorio del cimitero di Trapani dove si trova al momento in attesa del rimpatrio.marsala.tp24
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