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giovedì 12 maggio 2016

Mia Martini, il 12 maggio 1995 la morte improvvisa

La cantante Mia Martini © ANSAUna carriera trentennale, una manciata di successi, l'oblio, il ritorno, le dicerie

 C'e ' sempre stato un qualcosa di drammatico attorno alla vicenda umana di Mia Martini. E la sua scomparsa prematura, avvenuta il 12 maggio 1995, e' un evento che sembrava scritto nel destino di un' artista che con la fortuna e' sempre stata in largo credito.
Mia Martini e' stata una delle voci migliori della canzone italiana, un' interprete che solo in qualche occasione ha avuto la possibilita' di esprimere al meglio il suo talento e che solo di rado ha avuto il successo che meritava. Probabilmente se fosse nata in un Paese dove la musica e' trattata con meno superficialita' sarebbe entrata nel novero dei grandi: in Italia, invece, ha dovuto fare i conti con un repertorio quasi mai all' altezza dei suoi mezzi e con una mentalita' provinciale che le ha quasi distrutto la carriera. Per anni Mia Martini ha vissuto ai margini del mondo musicale perche' le era stata assegnata una fama di iettatrice: la superstizione e' stata piu' forte del suo talento e cosi' per un lungo periodo nessuno le ha offerto l' occasione di tornare ad occupare quel posto da protagonista che meritava. Una vicenda assurda che ha inciso profondamente su una personalita' fragile e facile alla depressione.

 Mia Martini era registrata all' anagrafe di Bagnara Calabra il 20 settembre del 1947, il suo vero nome era Domenica Berte' ed era la sorella piu' grande di Loredana con la quale ha sempre avuto un rapporto difficile. C'e ' sempre stato un qualcosa di drammatico attorno alla vicenda umana di Mia Martini. E la sua scomparsa prematura, purtroppo, e' un evento che sembrava scritto nel destino di un' artista che con la fortuna e' sempre stata in largo credito. Mia Martini e' stata una delle voci migliori della canzone italiana, un' interprete che solo in qualche occasione ha avuto la possibilita' di esprimere al meglio il suo talento e che solo di rado ha avuto il successo che meritava. Probabilmente se fosse nata in un Paese dove la musica e' trattata con meno superficialita' sarebbe entrata nel novero dei grandi: in Italia, invece, ha dovuto fare i conti con un repertorio quasi mai all' altezza dei suoi mezzi e con una mentalita' provinciale che le ha quasi distrutto la carriera. Per anni Mia Martini ha vissuto ai margini del mondo musicale perche' le era stata assegnata una fama di iettatrice: la superstizione e' stata piu' forte del suo talento e cosi' per un lungo periodo nessuno le ha offerto l' occasione di tornare ad occupare quel posto da protagonista che meritava.

 Una vicenda assurda che ha inciso profondamente su una personalita' fragile e facile alla depressione. Mia Martini era registrata all' anagrafe di Bagnara Calabra il 20 settembre del 1947, il suo vero nome era Domenica Berte' ed era la sorella piu' grande di Loredana con la quale ha sempre avuto un rapporto difficile. Aveva cominciato la sua carriera all' inizio degli anni '60, come cantante ''ye-ye''' sotto la guida di Carlo Alberto Rossi. Ma i suoi primi successi risalgono agli anni '70, quando, dopo aver vinto il Primo festival d' avanguardia e nuove tendenze di Viareggio, ha pubblicato il suo album d' esordio ''Oltre la collina'' e ha raggiunto per la prima volta la hit parade con ''Piccolo uomo'', che rimarra' uno dei titoli piu' celebri del suo repertorio. Da allora, fino alla fine del decennio, la sua carriera e' stata costellata di successi: grazie soprattutto al suo temperamento drammatico, Mia Martini si e' imposta come uno dei pochi personaggi della musica italiana capaci di conciliare la qualita' con le esigenze del mercato. 

Mia Martini e' stata una delle voci migliori della canzone italiana, un' interprete che solo in qualche occasione ha avuto la possibilita' di esprimere al meglio il suo talento e che solo di rado ha avuto il successo che meritava. Probabilmente se fosse nata in un Paese dove la musica e' trattata con meno superficialita' sarebbe entrata nel novero dei grandi: in Italia, invece, ha dovuto fare i conti con un repertorio quasi mai all' altezza dei suoi mezzi e con una mentalita' provinciale che le ha quasi distrutto la carriera. Per anni Mia Martini ha vissuto ai margini del mondo musicale perche' le era stata assegnata una fama di iettatrice: la superstizione e' stata piu' forte del suo talento e cosi' per un lungo periodo nessuno le ha offerto l' occasione di tornare ad occupare quel posto da protagonista che meritava. Una vicenda assurda che ha inciso profondamente su una personalita' fragile e facile alla depressione.

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