L'inchiesta dei Nas di Milano. L'accusa è di aver espiantato degli ovuli a una giovane straniera senza il suo assenso. La ragazza, una spagnola di 24 anni, era stata sottoposta ad un intervento per una cisti ovarica
Il ginecologo Severino Antinori è stato arrestato, oggi, a Roma, dai
carabinieri del Nas di Milano. I militari stavano indagando su un caso, a
lui contestato, di espianto di ovuli con violenza. Ad arrestarlo sono
stati i militari dell'Arma mentre si trovava in aeroporto.
Antinori - secondo quanto spiegato ai carabinieri del Nas - è
indagato per i reati di rapina aggravata e lesioni personali aggravate.
Il provvedimento è stato emesso dal gip del Tribunale di Milano "su
richiesta della locale Procura della Repubblica che, condividendo
pienamente le indagini dei Carabinieri, disponeva, altresì,
l'interdizione dall'esercizio della professione medica del ginecologo -
per la durata di un anno - nonché il sequestro preventivo della clinica
Matris di Milano". A due sue "strette collaboratrici", per i medesimi
reati, è stato notificato il divieto di dimora nei comuni di Milano e
Roma.
Secondo quanto si è appreso l'espianto forzoso degli ovuli sarebbe
avvenuto nella clinica Matris di Milano, che i carabinieri dei Nas
stanno ponendo sotto sequestro. L'espianto degli ovuli sarebbe stato, se
venisse accertato l'assenza di consenso, una sorta di 'rapina' ai danni
di una giovane straniera, una spagnola di 24 anni, che era stata
sottoposta ad un intervento per una cisti ovarica. La ragazza - secondo
le accuse - era trattata con una cura ormonale fatta passare per una
terapia per il trattamento di una cisti ovarica, e ha riferito di essere
stata immobilizzata, anestetizzata e costretta a subire un'asportazione
di ovuli, nonché privata del proprio telefono cellulare, per impedirle
di chiedere aiuto. La donna, al risveglio dall'anestesia, approfittando
della distrazione del personale infermieristico, era riuscita a
raggiungere un telefono della clinica ed a chiamare, di nascosto ed in
lacrime, il 112.
Sono stati sequestrati e congelati su ordine dei magistrati di Milano
gli embrioni scaturiti dalla fecondazione degli ovociti 'rubati' dal
ginecologo Severino Antinori, arrestato con le accuse di rapina
aggravata e lesioni gravi. Stando alle indagini del pm di Milano Maura
Ripamonti, infatti, Antinori, dopo aver prelevato senza consenso gli
ovuli da una donna in cura per una ciste nella sua clinica, li avrebbe
fecondati con spermatozoi e li avrebbe voluti impiantare su un'altra
donna.
fonte: ANSA
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