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mercoledì 11 maggio 2016

Sequestrato tritolo: “Per uccidere procuratore di Napoli”

Un pentito di un organizzazione criminale pugliese rivela agli inquirenti italiani la provenienza di un carico di esplosivo ad alto potenziale trovato nel corso di una perquisizione avvenuta pochi giorni fa.

Sarebbe servito per uccidere con un attentato dinamitardo il procuratore capo di Napoli. E’ questa la scioccante rivelazione fatta agli inquirenti da un pentito in carcere per reati di mafia a proposito dei 550 chilogrammi di tritolo sequestrati lo scorso 29 aprile dalla squadra mobile di Bari.
Nel mirino della camorra sarebbe dunque finito Giovanni Colangelo, capo della Procura di Napoli, impegnata da anni nel contrasto al crimine organizzato campano. Il collaboratore di giustizia ha detto agli inquirenti della Direzione distrettuale antimafia, che lo hanno sentito in questi giorni, di essere entrato in contatto durante la sua detenzione con elementi della camorra napoletana che parlavano concretamente di un attacco al magistrato. All’esito delle verifiche fatte dagli investigatori italiani, lo scorso 7 maggio sono state arrestate cinque persone, con l’accusa di porto d’armi e detenzione di materiale esplosivo.



SPUTNIK

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