A scuola, uomo chiedeva rapporti in cambio di gomma da masticare
Un bidello di 53 anni è stato fermato dalla polizia di Stato di Ragusa per avere ripetutamente usato violenza sessuale a una migrante di 16 anni nella scuola dove lui lavora. La minorenne era sbarcata nei mesi scorsi in Sicilia. Il bidello le offriva denaro per avere rapporti sessuali. Le ha anche offerto una gomma da masticare se l'avesse seguito in posti appartati. Le faceva credere di essere il futuro marito e di volerla sposare. La squadra mobile lo ha bloccato poco dopo avere abusato di lei a scuola.
Le indagini sono state avviate dalla squadra mobile di Ragusa dopo la
segnalazione alla polizia di Stato di un'educatrice di un centro per
minorenni che aveva notato il comportamento anomalo di una migrante di
16 anni, che si rifiutava di voler andare a scuola. Un atteggiamento in
netto contrasto con la felicità manifestata nei primi mesi.
Il racconto della vittima ha trovato riscontri investigativi in
intercettazioni ambientali della polizia nell'aula della classa
frequentata dalla ragazzina. Riscontri sono arrivati sul fatto che
l'uomo le aveva detto di volerla sposare, di volerle fare regali, che la
chiamasse moglie e che le voleva dare del denaro per consumare dei
rapporti sessuali. Nel filmato agli atti dell'inchiesta si vede l'uomo
chiedere alla ragazzina di seguirlo in cambio di una gomma americana. La
polizia ha interrotto le intercettazioni quando l'uomo, dopo averla
convinta a seguirlo in una zona non frequentata della scuola, ha
approfittato di lei nel bagno di uno spogliatoio: secondo il racconto
della vittima il bidello le aveva tappato con la bocca con la mano e
aveva cercato di spogliarla. Lei si era divincolata, ma lui aveva
continuato a usarle violenza. La squadra mobile ha catturato l'uomo e lo
ha fermato. Le indagini sono state coordinate dalle Procure di Ragusa e
Catania.
Il Gup di Ragusa, Andrea Reale, non ha convalidato il fermo del
bidello di 53 anni, non ritenendo sussistere il pericolo di fuga,
eseguito il 1 giugno scorso dalla polizia di Stato, ma ha emesso nei
suoi confronti la misura cautelare degli arresti domiciliari. Nel
provvedimento il giudice sottolinea l'esistenza di gravi indizi di
colpevolezza nei confronti dell'indagato, il concreto pericolo di
reiterazione del reato e la spregevole personalità manifestata
dall'indagato nei confronti di una debole vittima, una minorenne
straniera senza familiari in Italia. Ma ritiene anche che occorre
tutelare la libertà personale, tenere conto dello stato di incensurato
dell'indagato e della sua parziale ammissione delle condotte di avances
sessuali verso la minorenne. Tenuto anche conto che abita in un luogo
diverso e del sincero pentimento espresso dall'uomo nell'interrogatorio
di garanzia, il gup Reale ha ritenuto opportuno disporre per il bidello
gli arresti domiciliari.
Secondo l'avvocato Giorgio Terranova, che assiste il bidello
assieme al penalista Enrico Platania, "ci sono gli elementi per
permettere di fare chiarezza sulla vicenda".
ansa
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti pubblicati non riflettono le opinioni di questo blog, ma solo le opinioni di chi ha scritto il commento che se ne assume le relative responsabilita'. Non saranno pubblicati i commenti che contengono elementi calunniosi o lesivi della dignita' personale o professionale delle persone cui fanno riferimento.