Continua a Marsala la guerra tra le forze dell'ordine e i signori
della droga che hanno nel territorio tante mega piantagioni. Questa
volta è la polizia a mettere a segno un importante sequestro di 4,5
tonnellate di marijuana, con la scoperta di una piantagione in
Contrada
Cozzaro. L'operazione arriva dopo un anno di indagini, segnalazioni,
riscontri. Sono state trovate due colture intensive, in un esteso
terreno recintato, per un totale di 15.000 piante. Il valore della droga
sul mercato è di 22 milioni e mezzo di euro.
Ecco il comunicato del commissariato di polizia di Marsala:
Nell’ambito dell’incentivazione dei
servizi di prevenzione e repressione da tempo avviati in direzione dei
reati predatori in genere e, segnatamente, di quelli afferenti il
traffico delle sostanze stupefacenti, nello scorso week end la Polizia
di Stato di Marsala ha rinvenuto una fittissima piantagione di marijuana
in località Contrada Cozzaro.
L’operazione, scattata alle prime luci dell’alba del decorso venerdì, ha tratto origine dall’analisi dei dati ricavati nell’ambito delle numerose operazioni antidroga compiute dal Commissariato di Marsala nell’anno in corso, il cui dato disegnava un eccessivo consumo di marijuana nel territorio marsalese.
Alla luce di ciò, gli sforzi venivano segnatamente indirizzati verso l’individuazione di colture intensive la cui sola presenza in loco potesse giustificare una così massiccia circolazione di marijuana nel territorio.
Si procedeva pertanto ad effettuare mirati servizi investigativi nell’hinterland marsalese, i quali, a conforto dell’assunto investigativo, consentivano di individuare, in località Cozzaro, un esteso terreno recintato che veniva prontamente attenzionato dalla Sezione Antidroga del Commissariato.
Pertanto, sin dalle prime ore dell’alba, venivano predisposti mirati servizi di appostamento e osservazione in loco, che culminavano in una irruzione che permetteva di rinvenire un’imponente piantagione di marijuana, dell’estensione di circa 20000 metri, organizzata in numerose serre dotate di un efficientissimo sistema di irrigazione che consentiva di irrorare oltre 15000 piante.
L’attività di indagine consentiva altresì di rinvenire circa 10 chili di marijuana già pronta per lo spaccio, oltre ad un attrezzatissimo laboratorio destinato alla lavorazione delle piante, dotato di un’area in cui queste venivano stese e messe ad essiccare e di un banco in cui i fiori ricavati venivano raggruppati in dosi destinate alla vendita.
Ulteriormente, veniva individuato un vero e proprio deposito di fertilizzanti, massicciamente utilizzati per aumentare la resa delle piante ed accelerarne la maturazione.
Si sequestravano pertanto 4,5 tonnellate di marijuana, che, se immessa sul mercato, avrebbe fruttato un illecito profitto di circa 22,5 milioni di euro.
L’attività di indagine, allo stato ancora in corso, ha consentito di deferire all’Autorità Giudiziaria lilibetana due soggetti, allo stato irreperibili, ritenuti responsabili del reato di illecita coltivazione di marijuana e di detenzione ai fini di spaccio della medesima sostanza.
L’operazione, scattata alle prime luci dell’alba del decorso venerdì, ha tratto origine dall’analisi dei dati ricavati nell’ambito delle numerose operazioni antidroga compiute dal Commissariato di Marsala nell’anno in corso, il cui dato disegnava un eccessivo consumo di marijuana nel territorio marsalese.
Alla luce di ciò, gli sforzi venivano segnatamente indirizzati verso l’individuazione di colture intensive la cui sola presenza in loco potesse giustificare una così massiccia circolazione di marijuana nel territorio.
Si procedeva pertanto ad effettuare mirati servizi investigativi nell’hinterland marsalese, i quali, a conforto dell’assunto investigativo, consentivano di individuare, in località Cozzaro, un esteso terreno recintato che veniva prontamente attenzionato dalla Sezione Antidroga del Commissariato.
Pertanto, sin dalle prime ore dell’alba, venivano predisposti mirati servizi di appostamento e osservazione in loco, che culminavano in una irruzione che permetteva di rinvenire un’imponente piantagione di marijuana, dell’estensione di circa 20000 metri, organizzata in numerose serre dotate di un efficientissimo sistema di irrigazione che consentiva di irrorare oltre 15000 piante.
L’attività di indagine consentiva altresì di rinvenire circa 10 chili di marijuana già pronta per lo spaccio, oltre ad un attrezzatissimo laboratorio destinato alla lavorazione delle piante, dotato di un’area in cui queste venivano stese e messe ad essiccare e di un banco in cui i fiori ricavati venivano raggruppati in dosi destinate alla vendita.
Ulteriormente, veniva individuato un vero e proprio deposito di fertilizzanti, massicciamente utilizzati per aumentare la resa delle piante ed accelerarne la maturazione.
Si sequestravano pertanto 4,5 tonnellate di marijuana, che, se immessa sul mercato, avrebbe fruttato un illecito profitto di circa 22,5 milioni di euro.
L’attività di indagine, allo stato ancora in corso, ha consentito di deferire all’Autorità Giudiziaria lilibetana due soggetti, allo stato irreperibili, ritenuti responsabili del reato di illecita coltivazione di marijuana e di detenzione ai fini di spaccio della medesima sostanza.
TP24.it
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti pubblicati non riflettono le opinioni di questo blog, ma solo le opinioni di chi ha scritto il commento che se ne assume le relative responsabilita'. Non saranno pubblicati i commenti che contengono elementi calunniosi o lesivi della dignita' personale o professionale delle persone cui fanno riferimento.