La ragazza avrebbe dovuto partecipare a una viaggio a Mauthausen, ma ha cambiato idea dopo che i compagni hanno lanciato il tam-tam su Whatsapp nel quale dicevano: «Troppo grande la responsabilità». A denunciare il fatto una consigliera del M5S
Desiderava tanto andare al pellegrinaggio al campo di concentramento di Mauthausen. Ma non ci andrà, perché ha saputo che i suoi compagni non se la sentono di averla in camera. Su WhatsApp si erano scambiati vari messaggi, ma lo spirito era sempre lo stesso: «Troppo grande la responsabilità». A essere discriminata una ragazzina disabile che frequenta le scuole medie di Legnano. L’episodio è stato reso noto da Paola Macchi, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Lombardia, che ha scritto all’Ufficio scolastico regionale, a quello territoriale e all’assessore regionale all’Istruzione, Valentina Aprea. Per Paola Macchi, si tratta di un grave episodio di «discriminazione e cyber bullismo», motivo per cui chiede un intervento diretto delle autorità.
La beffa della penale
Nella lettera che la Macchi ha inviato, si legge: «Oltre ai ripetuti atti di discriminazione e cyber bullismo i genitori, purtroppo, denunciano anche un’inerzia da parte della dirigente scolastica e del corpo docente. Pertanto desidero condividere con voi e invitarvi a interessarvi alla vicenda affinché: vengano prese tutte le misure a tutela della minore; venga verificato il comportamento della scuola in merito all’accaduto e vengano attivate tutte le iniziative opportune affinché venga chiarita la situazione». I genitori della ragazza hanno parlato con gli insegnanti, c’è stato un consiglio di classe, hanno chiesto spiegazioni e incontri con i dirigenti. Ma la risposta che hanno avuto, raccontano i genitori all’esponente dei 5 Stelle, è stata una richiesta di pagare all’agenzia di viaggio una penale per la mancata partecipazione alla visita a Mauthausen.
di Francesco Sanfilippo
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