Canicattì. Si è sfiorato il dramma ieri pomeriggio allo stadio "Carlotta Bordonaro" di Canicattì, dove era in programma la semifinale play off del campionato di Promozione tra Canicattì e Ragusa. Al 20' del primo tempo uno scontro di gioco tra il giocatore del Canicattì, Rosario Comparato e un
avversario stava per trasformare una giornata di sport e di festa in tragedia.
Dopo una rovinosa caduta sul terreno di gioco Comparato ha battuto violentemente il capo rimanendo accasciato al suolo. In pochi istanti il gelo è sceso tra tutti i giocatori in campo, l'arbitro e i tantissimi tifosi presenti sugli spalti. Il giocatore non dava più segni di vita. Immediatamente con ampi gesti è stata avvertita la panchina del Canicattì ma sul rettangolo di gioco non vi era alcuna ambulanza per prestare i soccorsi al giocatore.
Quanto accaduto nei minuti successivi ha dell'incredibile. In campo sono intervenute le Forze dell'ordine, molti i tifosi che sono scesi dagli spalti nella speranza di essere in qualche modo utili in quei concitati momenti che si sono vissuti attorno alle 17. In assenza dell'ambulanza è stato avvertito il 118 ma prima che giungesse un mezzo di soccorso sono trascorsi 25 lunghissimi ed interminabili minuti.
A salvare la vita a Comparato è stata la prontezza di un medico presente sugli spalti che, una volta compresa la gravità della situazione, si è catapultato sul rettangolo di gioco ed attraverso una delicata operazione ha evitato al giocatore il soffocamento. Alle 17.10 è finalmente giunta l'ambulanza e i soccorritori hanno provveduto a caricare Comparato all'interno del mezzo per trasferirlo d'urgenza in ospedale. Fortunatamente le condizioni del canicattinese sono leggermente migliorate e non è in pericolo di vita. La partita è stata sospesa e sarà recuperata a data da destinarsi.
LA SICILIA
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti pubblicati non riflettono le opinioni di questo blog, ma solo le opinioni di chi ha scritto il commento che se ne assume le relative responsabilita'. Non saranno pubblicati i commenti che contengono elementi calunniosi o lesivi della dignita' personale o professionale delle persone cui fanno riferimento.