Ha detto “no” al trapianto, dopo aver atteso per 16 anni la “disponibilità” di un organo che le permettesse di tornare a una vita normale senza tre dialisi a settimana. Quando è toccato a lei, Rina Zanibellato, 79 anni di Paderno (Treviso), ha passato la mano, cedendo il posto in lista a uno dei giovani malati incontrati in ospedale.
Nonostante questa lunga battaglia, giunto il momento del tanto atteso trapianto di rene, Rina ha deciso di rinunciarvi. Aveva spiegato a suo marito, a suo figlio e ai suoi parenti, la volontà e il desiderio di donare il rene della salvezza a un giovane, uno dei tanti ragazzi che aveva incontrato negli anni di dialisi.
Alla proposta di sottoporsi al tanto atteso trapianto, lei ha risposto nell’unico modo che conosceva, attraverso la generosità: “No, datelo a chi è più giovane di me, io la mia vita l’ho fatta”.
E così ha continuato la dialisi, senza mai lamentarsi o abbattersi. Fino a ieri, quando si è spenta nel reparto di Nefrologia dell’ospedale Ca’ Foncello, lo stesso ospedale nel quale aveva visto nel corso degli anni i tanti ragazzi malati come lei.
E così ha continuato la dialisi, senza mai lamentarsi o abbattersi. Fino a ieri, quando si è spenta nel reparto di Nefrologia dell’ospedale Ca’ Foncello, lo stesso ospedale nel quale aveva visto nel corso degli anni i tanti ragazzi malati come lei.
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti pubblicati non riflettono le opinioni di questo blog, ma solo le opinioni di chi ha scritto il commento che se ne assume le relative responsabilita'. Non saranno pubblicati i commenti che contengono elementi calunniosi o lesivi della dignita' personale o professionale delle persone cui fanno riferimento.