CONVIVENZE E MATRIMONI OMOSESSUALI
L’amore omosessuale non è
un’invenzione o perversione sorta di recente; già nell’antica Grecia Saffo
esprime con dei versi poetici gli amori e le attenzioni da lei rivolte verso le
sue allieve più belle. Nella stessa Grecia l'omosessualità fra maschi era in
quel periodo praticata in ambiente militare, dove veniva privilegiata la
virilità del giovane soldato. I poemi dell'epoca, in maniera più o meno
esplicita riportano gli amori omosessuali fra Zeus e Ganimede, Dioniso ed
Adone, Poseidone e Pelope, Apollo e Ciparisso, di Eracle e Ila. Nell'Iliade si narra
dell’amore di Achille
con Patroclo.
Nell’antica Roma l’omosessualità
veniva praticata in modo lecito esclusivamente con gli schiavi, addirittura era
considerata come un’espressione virile e una dimostrazione del potere di Roma.
Giulio Cesare ebbe quattro mogli
e un numero considerevole di amanti, già fra i suoi contemporanei veniva
considerato: “il marito di tutte le mogli e la moglie di tutti i mariti”. In
particolare, molto chiacchierato fu il rapporto con Nicomede IV Filopatore, re
di Bitinia. Andando avanti nel corso dei
secoli, non tutti i periodi storici sono stati favorevoli nei confronti
dell’omosessualità.
L’omosessualità passiva diventò
punibile con la morte nel 342, quando Costanzo e Costante emanarono una legge,
inserita il 27 febbraio 380 nel codice Teodosiano, mentre nel 533 sarà
Giustiniano a condannare alla stessa pena anche chi praticava l'omosessualità
attiva, Durante il fascismo la politica razzista che durò tre anni (dal 1936 al
1939) prevedeva per gli omosessuali metodi repressivi come il pestaggio, l’uso
delle classiche bottiglie di olio di ricino, l’ammonizione e, principalmente,
il confino politico in qualche isola sperduta. Il nazismo, mosso da una furia
omicida, perseguitò e soppresse fisicamente migliaia di persone accusate di
essere omosessuali.
Oggi, con la democrazia e il
benessere, in materia sessuale ci sono stati dei mutamenti e più tolleranza:,
molti giovani non si sposano o convivono, il matrimonio è poco sentito, i
divorzi aumentano, gli omosessuali escono dalla clandestinità e chiedono
di unirsi in un matrimonio legalmente
riconosciuto.
L’amore, quel sentimento puro che
sorge dal cuore, non guarda l’età, il colore della pelle e nemmeno le persone
dello stesso sesso. Che allora si vada avanti nelle riforme!
Bisogna però stare molto attenti:
se è giusto usare il massimo rispetto per la persona umana, anche se di
tendenze particolari, nel dare concessioni non si deve danneggiare ulteriormente
la famiglia, il fulcro di tutta la società civile. Se oggi la morale del mondo
occidentale lascia molto a desiderare la colpa principale deriva proprio dallo
sfaldamento della famiglia. La famiglia deve essere intesa alla maniera
arcaica, moralmente sana e composta da un uomo, una donna e dei figli da loro
stessi concepiti.
VITO MARINO
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