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sabato 21 dicembre 2013

Spunta la tassa sui vulcani

Un emendamento del senatore trapanese D'Alì al ddl salva-Roma introduce il nuovo balzello. L'imposta potrà essere riscossa dalle guide locali


Nasce la tassa per visitare i vulcani con un emendamento approvato nell'Aula del Senato al Dl salva-Roma. Se vai in vacanza vicino ad un vulcano pagherai fino a 5 euro in più sulla tassa di soggiorno. Un balzello che sarà esteso in tutte le aree vulcaniche in Italia, dal Vesuvio all’Etna. Questa la proposta del senatore Antonio D’Ali, esponente di Ncd.

Il provvedimento già prevede che i Comuni che hanno sede giuridica nelle isole minori o nel cui territorio vi siano isole minori possano applicare, al posto della tassa di soggiorno, una tassa di sbarco di 2,50 euro.

Questa imposta può salire fino a 5 euro in determinati periodi di tempo. Con un emendamento, a firma Antonio D'Ali' (Ncd) approvato in Commissione e confermato dall'Aula, si aggiunge la possibilità per questi Comuni di introdurre un imposta fino a 5 euro "in relazione all'accesso a zone per motivi ambientali disciplinate nella loro fruizione, in prossimità di fenomeni attività di origine vulcanica". L'imposta, si aggiunge, potrà essere riscossa dalle guide locali.

La norma è stata inserita nel provvedimento 1149, un disegno di legge dal titolo "Misure finanziarie urgenti in favore di regioni ed enti locali ed interventi localizzati nel territorio". Il ddl si occupa un pò di tutto: dai debiti delle ferrovie campane ai rifiuti di Roma, passando per l'imposta di sbarco sulle isole minori. Ed è proprio qui, ai commi 19-20, che spunta il balzello. I comuni interessati sono tutti quelli che si trovano sul Vesuvio, Ischia, Stromboli, Lipari, Vulcano, i Comuni a ridosso dell'Etna, Pantelleria e Isola Ferdinandea.
 
 
 
lasiciliaweb

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