TRAGEDIA EVITATA
Portati entrambi in ospedale, non sono gravi. Il piccolo,senza che i genitori se ne accorgessero,si è arrampicato ed è caduto.
In tanti lo hanno visto sporgersi dalla finestra, arrampicarsi sul davanzale. Qualcuno ha cercato di fargli capire di non muoversi, altri hanno chiamato il '115', il 118, i carabinieri. Ma il più veloce ad intuire il possibile rischio è stato un agente di polizia penitenziaria che è corso a sistemarsi sotto la finestra. Lo stesso ha fatto pochi secondi dopo un imbianchino che stava lavorando in una casa vicina. Così c'erano due angeli pronti per lui quando il bambino di quasi 3 anni, lasciato solo, anche se da pochi attimi, è caduto dalla finestra di casa sua al secondo piano. Lo ha preso al volo l'agente di polizia penitenziaria, salvandogli la vita. L'impatto tra i due corpi ha provocato a entrambi solo qualche lieve escoriazioni. Sono stati portati in ospedale, ma solo per precauzione. Sono da poco passate le 16, quando via Milano a Cantù, una strada quasi centrale e molto trafficata, si anima improvvisamente ancora di più per il pianto di un bambino affacciato alla finestra e le urla di spavento dei passanti. Il piccolo, figlio di genitori di origine nordafricana, si è appena svegliato e in casa non c'è nessuno. Il padre è al lavoro, e la madre si è assentata per qualche attimo, pare per recarsi nell'appartamento di una vicina. Il bimbo si sporge dalla finestra, poi si arrampica sul davanzale. L'altezza è di circa 6 metri. I passanti si fermano a guardare, cercano di non gridare per non spaventare ulteriormente il bambino. Ma il piccolo ormai cammina pericolosamente sul davanzale. La gente urla, ma l'agente carcerario mantiene il sangue freddo. Accanto a lui è arrivato l'imbianchino. Si guardano calcolando come posizionarsi per non intralciarsi tra loro e in modo che uno dei due riesca ad acciuffarlo. Quando il bimbo perde l'equilibrio i passanti trattengono il fiato. L'agente lo prende al volo e poi si accascia per terra con il bimbo tra le braccia. Ma e' solo un attimo. Il bimbo non si è fatto nulla e neppure il suo angelo custode. L'ambulanza li porta all'ospedale in codice verde: praticamente illesi. La gente applaude, gli automobilisti che si erano fermati al semaforo ad assistere ala scena, riprendono la marcia. Quando i vigili del fuoco arrivano con l'autoscala è già tutto finito. Il bimbo è già in ambulanza quando la madre rientra in casa e capisce quello che è successo. Qualcuno l'accompagna in ospedale, dove riabbraccia il figlio e piangendo ringrazia il suo salvatore. (ANSA)
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