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giovedì 21 novembre 2013

Nuove intimidazioni al pm di Trapani

TRAPANI.  È sempre più pesante il clima alla Procura di Trapani: alle pesantissime intimidazioni rivolte nei mesi scorsi al procuratore Marcello Viola e ad alcuni sostituti come il pm Andrea Tarondo, sono seguiti altri episodi molto inquietanti.   
Al centralino del tribunale sono arrivate lettere e telefonate con minacce di morte e riferimenti specifici a indagini in corso, al palazzo di giustizia è stato, poi, recapitato un pacco con dentro l'ennesimo biglietto intimidatorio e ad una pm è stata recapitata un pagina di giornale con la foto di una donna terrorizzata e sotto la frase «abbiate paura tutti».  
Il procuratore ha trasmesso tutto alla Procura di Caltanissetta che indaga sugli episodi. Nelle scorse settimane l'aggiunto nisseno Lia Sava è andata a Trapani a sentire i colleghi. E sul caso Trapani il 25 settembre scorso è intervenuto al Csm il giudice Tommaso Virga che ha richiamato l'attenzione dell'organo di autogoverno dei giudici sulle lunghissima catena di minacce di cui sono vittime i magistrati.

Gli inquirenti sospettano che dietro la lunga sfilza di minacce e avvertimenti ci sia una sola mano. Difficile capire quale sia l'inchiesta che ha dato fastidio: la Procura di Viola ha in ballo una serie di attività istruttorie importanti. Quella relativa alla misura di prevenzione a carico dell'ex patron della Valtur Carmelo Patti, quelle sulla pubblica amministrazione, quella, scottante, su presunti ammanchi nelle casse della Curia che ha al centro un sacerdote, don Ninni Treppiedi, che dalla scorsa estate collabora con i magistrati.

Una personalità complessa quella del prete, sospeso a divinis dalla Curia, che starebbe facendo rivelazioni ritenute molto significative sull'ex sottosegretario all'Interno Antonio D'Ali', sotto processo per concorso in associazione mafiosa. Ma non solo. Grazie a importanti amicizie strette proprio sfruttando i suoi rapporti col politico, Treppiedi sarebbe a conoscenza di una miriade di informazioni che potrebbero consentire ai pm di aprire più di un'indagine.
 
 
G d S

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