Il corpo ritrovato a Eboli, è una nordafricana. Le ipotesi: figlia di baby prostituta o lanciata da barca di migranti
SALERNO - Il corpicino giaceva sul bagnasciuga, trascinato dalle onde del mare che lo facevano rimbalzare tra la sabbia e l'acqua. Quella bimba, con il cordone ombelicale neanche reciso, avrà vissuto ore, forse minuti, prima di essere gettata in mare. E morire annegata. Un passante ha intravisto il cadavere su una spiaggia di Eboli, in località Campolongo. E ha avvertito i carabinieri che sono arrivati pochi minuti dopo. La scena alla quale assistito i militari è stata tragica. Il corpo della bimba era deformato, quasi certamente a causa della lunga permanenza in acqua. Indizio che fa ipotizzare a un infanticidio avvenuto già da qualche giorno. I tratti somatici sono quelli di una nordafricana. E qui le piste degli inquirenti si sdoppiano: la bambina potrebbe essere lanciata in mare da una donna della popolosa comunità nordafricana che vive nella Piana del Sele. Forse, addirittura da una delle baby prostitute che sono costrette a vendersi lungo il litorale che da Pontecagnano porta a Paestum. Ma c'è anche una ulteriore ipotesi, altrettanto inquietante. Se l'autopsia, prevista per domani, dovesse confermare che quel corpicino era in acqua da molti giorni, potrebbe anche trattarsi di una bimba gettata in acqua in uno dei viaggi della disperazione di migranti che cercano di raggiungere le coste italiane. E il corpo sarebbe stato spinto dal mare fino alle coste salernitane.
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