L’accusa: turbativa d’asta e falso in atto pubblico per favorito aziende amiche nella realizzazione dell’area feste in paese
Arresti domiciliari per il sindaco «sceriffo» di Adro, Oscar Lancini, della Lega Nord. Questa mattina alle 6 i carabinieri del nucleo investigativo di Brescia hanno suonato al campanello della sua abitazione con tanto di mandato. Secondo l’accusa Lancini sarebbe coinvolto in una turbativa d’asta riguardante la realizzazione dell’area feste del paese: avrebbe favorito aziende edili «amiche» in una gara di appalto per delle opere riguardanti l’area festa del parco del paese. Altra accusa nei suoi confronti sarebbe quella di falso in atto pubblico. Sono attualmente ancora in corso le perquisizioni delle forze dell’ordine negli uffici comunali, che questa mattina sono rimasti chiusi al pubblico. Gli inquirenti stanno cercando documentazione che dimostri gli atti illeciti. Gli arrestati sono in tutto sei: il sindaco, altri tre amministratori comunali e due imprenditori.
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LE «PERFORMANCE» DEL SINDACO - Lancini è noto alle cronache nazionali per la sua crociata contro i genitori dei bimbi che non pagavano la mensa all’asilo, ai quali aveva negato l’accesso ai pasti. Una posizione che fece molto discutere e che si risolse con l’intervento dell’imprenditore (suo omonimo) Silvano Lancini. Il benefattore venne premiato dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: una mossa che scatenò gli strali del sindaco che scrisse a Napolitano una lettera di fuoco criticando quell’onoreficenza e venne indagato (poi prosciolto) per vilipendio al capo dello Stato. Non solo. Lancini è diventato famoso anche per il nuovo polo scolastico «Gianfranco Miglio» farcito di soli delle alpi, i simboli leghisti (che poi è stato costretto a togliere) per il quale è ancora aperta una causa civile.
E ancora: Lancini in passato è stato coinvolto nella storiaccia dell’azienda di famiglia, la Elg, che versava scorie tossiche nell’ ambiente (grazie anche alla prescrizione Lancini non è mai stato condannato). Quella stessa azienda è poi passata di mano alla Vallesabbia Servizi srl (dove attualmente lavora anche il fratello di Lancini), recentemente chiusa (e poi riaperta) dalla procura per un grave episodio di inquinamento. Adesso l’ultima pesante tegola sulla carriera del sindaco di Adro, che la Lega aveva anche candidato nelle ultime elezioni parlamentari.
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