Il presidente del Tribunale dei Diritti del malato: "E' insostenibile". Anziani, donne in gravidanza e malati costretti a lasciare l’auto molto lontano
Il parcheggio dell’ospedale Vittorio Emanuele II è al collasso.
Non si trovano stalli liberi, e molti utenti, sono costretti a lasciare l’auto anche ad oltre un chilometro lontano o in doppia fila, rischiando pesanti sanzioni.
Una situazione più volte denunciata dai cittadini e che da qualche mese si è ulteriormente appesantita a causa dell’aumento dell’affluenza di utenti, dovuta alla parziale chiusura dell’ospedale di Mazara del Vallo. Diversi i reparti trasferiti momentaneamente, presso il presidio sanitario belicino. Il trasferimento dei pazienti provenienti da Mazara rimane tra le cause della crisi dei parcheggi , anche se già da qualche anno , il notevole incremento delle presenze nell’area del nosocomio castelvetranese, rispetto al passato, aveva evidenziato l’inadeguatezza dell’area parcheggi.
”È una situazione insostenibile - tuona Pietro Truscelli presidente del Tribunale dei Diritti del malato -. Anziani, donne in gravidanza, cittadini cagionevoli, non trovando parcheggio sono costretti a lasciare l’auto lontanissimo. Abbiamo più volte denunciato il problema alla direzione sanitaria di Trapani e al comune, proponendo di sfruttare alcuni spazi vicino all’ospedale. Finora nessun risultato”.
La questione dei parcheggi dell’ospedale finisce anche in consiglio comunale. Infatti, giorni fa, il consigliere comunale, Giacomo Saladino peraltro medico ospedaliero, viste le numerose proteste dei cittadini, ha presentato una articolata interrogazione al sindaco della città, Felice Errante, dove chiede di saper le ragioni di questo disservizio. Secondo i rappresentanti del Tribunale dei malati, le soluzioni ci sarebbero. Insistono al confine con l’ospedale due grandi aree verdi che potrebbero servire allo scopo.
Del resto l’area parcheggi del Vittorio Emanuele II, progettata negli anni 70, doveva servire un utenza molto diversa d quella attuale. L’aumento dei servizi ospedalieri, e la mancanza di servizi pubblici mirati, generano maggiore traffico. In tanti sono costretti a far uso dell’auto per recarsi in ospedale. Tutto questo sta comportando notevoli disagi, anche per gli stessi operatori dell’ospedale che spesso, non riescono a trovare parcheggio per recarsi al lavoro.
Filippo Siragusa
Non si trovano stalli liberi, e molti utenti, sono costretti a lasciare l’auto anche ad oltre un chilometro lontano o in doppia fila, rischiando pesanti sanzioni.
Una situazione più volte denunciata dai cittadini e che da qualche mese si è ulteriormente appesantita a causa dell’aumento dell’affluenza di utenti, dovuta alla parziale chiusura dell’ospedale di Mazara del Vallo. Diversi i reparti trasferiti momentaneamente, presso il presidio sanitario belicino. Il trasferimento dei pazienti provenienti da Mazara rimane tra le cause della crisi dei parcheggi , anche se già da qualche anno , il notevole incremento delle presenze nell’area del nosocomio castelvetranese, rispetto al passato, aveva evidenziato l’inadeguatezza dell’area parcheggi.
”È una situazione insostenibile - tuona Pietro Truscelli presidente del Tribunale dei Diritti del malato -. Anziani, donne in gravidanza, cittadini cagionevoli, non trovando parcheggio sono costretti a lasciare l’auto lontanissimo. Abbiamo più volte denunciato il problema alla direzione sanitaria di Trapani e al comune, proponendo di sfruttare alcuni spazi vicino all’ospedale. Finora nessun risultato”.
La questione dei parcheggi dell’ospedale finisce anche in consiglio comunale. Infatti, giorni fa, il consigliere comunale, Giacomo Saladino peraltro medico ospedaliero, viste le numerose proteste dei cittadini, ha presentato una articolata interrogazione al sindaco della città, Felice Errante, dove chiede di saper le ragioni di questo disservizio. Secondo i rappresentanti del Tribunale dei malati, le soluzioni ci sarebbero. Insistono al confine con l’ospedale due grandi aree verdi che potrebbero servire allo scopo.
Del resto l’area parcheggi del Vittorio Emanuele II, progettata negli anni 70, doveva servire un utenza molto diversa d quella attuale. L’aumento dei servizi ospedalieri, e la mancanza di servizi pubblici mirati, generano maggiore traffico. In tanti sono costretti a far uso dell’auto per recarsi in ospedale. Tutto questo sta comportando notevoli disagi, anche per gli stessi operatori dell’ospedale che spesso, non riescono a trovare parcheggio per recarsi al lavoro.
Filippo Siragusa
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