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sabato 9 marzo 2013

L'Ars: "Revocare i permessi per trivellazioni nel Belice": Oggi un convegno a Castelvetrano



E’ stato approvata all’unanimità, nel corso della seduta d’Aula, una mozione del vicepresidente dell’Ars, Salvo Pogliese, che impegna il Governo della Regione.
 “ad attivarsi per la revoca dei permessi legati alla prospezione, ricerca e coltivazione d’idrocarburi nell’ambito del territorio del Val di Mazara e, coerentemente, di prevederne il divieto sul territorio di tutti i Siti Unesco siciliani per mantenerne l’integrità, di salvaguardare la prestigiosa iscrizione nella W.H.L. e d’indicare, con fermezza, la scelta chiara di un modello di sviluppo compatibile e, soprattutto coerente con le straordinarie potenzialità di un heritage irriproducibile di cui la Storia ha dotato la Sicilia”. “In Sicilia questa esigenza è ancora più necessaria poiché il rilancio di un nuovo modello di sviluppo per la nostra Isola – ha spiegato Pogliese - basato , soprattutto, sul turismo, confligge fortemente con l’industria estrattiva degli idrocarburi e con le raffinerie per le quali abbiamo pagato e stiamo ancora pagando un caro prezzo".
“Una regione come la Sicilia con il più alto numero di siti Unesco riconosciuti, – ha concluso – non può e non deve correre rischi ambientali, anche perché la ‘ condicio sine qua non ’ per l’inserimento e il mantenimento dei siti nella lista della W.H.L. ( World Heritage List ) è l’esistenza e l’applicazione di un piano di gestione che deve avere come elemento essenziale la coerenza del modello di sviluppo con la salvaguardia del patrimonio culturale, appartenente, nel caso dei siti Unesco, all’umanità intera.
La Sicilia non ha bisogno di ricercare ancora, nel sottosuolo ‘ l’oro nero ’ poiché ‘ l’oro vero ‘ ce l’ha già ed è in superficie , costituito dall’inestimabile patrimonio artistico, architettonico, archeologico e paesaggistico “.
Il progetto di ricerca di gas e idrocarburi nella Valle del Belice, oltre a tradire le promesse mai mantenute di uno sviluppo ecosostenibile dopo il terremoto, rappresenta un pericolo per la salute delle vecchie e nuove generazioni, che bisogna scongiurare prima che sia troppo tardi.
Per questo motivo oggi, sabato 9 marzo, alle ore 9.15, il preside Francesco Fiordaliso ha organizzato nell’aula magna del Liceo Classico/Linguistico, un convegno con la partecipazioni del Sindaco di Castelvetrano Felice Errante.
Interverrano inoltre:
On. Valentina Palmeri, componente della Commissione territorio e ambiente dell’ARS
Pasquale Calamia, VCapo di Gabinetto dell’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente
Pietro Dommarco, scrittore e giornalista, autore del volume “Trivelle d’Italia”
Beppe Croce, giornalista blogger
Giuseppe Salluzzo, Legambiente Sicilia
Alessandro La Grassa, Presidente Cresm
Giuseppe Di Campo, Comitato “No Trivellazione nella Valle del Belice”
Enzo Sciabica, Federazione Nazionale “ProNatura"
LO SCIUTO. L’on. Giovanni Lo Sciuto, in occasione delle celebrazioni in memoria del tragico evento sismico del 1968 che devastò la Valle del Belice , in ragione di possibili ricerche di petrolio o di altro genere di idrocarburi nella zona del Belìce, aveva presentato un’articolata interrogazione e successivamente un mozione parlamentare dove, oltre a chiedere al Governatore Crocetta di non autorizzare eventuali perforazioni nel territorio belicino , invitava il presidente della Regione, a convocare una conferenza di servizio alla presenza di tutti i sindaci del Belice , in guisa tale da valutare le reali condizioni del piano operativo riferito alla ricostruzione e all’ infrastrutturazione delle aree interessate al terremoto del 1968. . Con notevole soddisfazione, l’on. Lo Sciuto, nel corso della seduta all’ARS di mercoledi scorso, insieme ad altri deputati che hanno firmato l’atto, ha ottenuto il fermo delle trivelle nella zona belicina. L’on. Lo Sciuto, attende ancora la risposta dal Governo regionale sul programma di ricostruzione e infrastrutturazione del Belìce.
“Siamo riusciti a fermare le trivelle nel nostro territorio -afferma l’on. Lo Sciuto - Sarebbe stato un danno inestimabile. Questo non significa che le società interessate non ci possano riprovare. Occorre mantenere alta la guardia. Il Belìce ha bisogna di altro. Mi auguro che, il Governatore Crocetta intervenga al più presto per dare il via ai fondi previsti ,per il rilancio dell’intera area belicina”.
 
 
Fonte: Marsala.it
 

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